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Cronaca

JESI Polemica, la consigliera Chiara Cercaci con la bandiera di Saló come ventaglio

Durante la diretta streaming della Commissione consiliare 3: «Ero a casa mia, faceva caldo e mi sono sventolata», il sindaco Bacci: «Ha commesso un grave errore ma ha chiesto scusa a tutti»

JESI, 28 luglio 2021 – «La Commissione tre che si è riunita ieri sera da remoto ha visto la partecipazione della consigliera comunale Chiara Cercaci che ha agitato davanti allo schermo una bandiera tricolore con l’aquila nera, simbolo della Repubblica di Salò». La vicenda è finita anche sulla stampa nazionale con Repubblica che ha seguito l’accaduto.

Si tratta, in effetti, del tappetino del mouse che reca stampata la bandiera della Repubblica sociale italiana, usato come ventaglio.

A renderlo noto il gruppo di opposizione, Jesi in Comune, avvertito da alcuni cittadini che hanno assistito alla diretta streaming della commissione. In effetti, per via del caldo, la consigliera di maggioranza di Jesiamo durante la riunione si è fatta aria agitando quel tappetino con la bandiera tricolore con l’aquila nera: «Simbolo del regime esistito tra il 1943 e il 1945, voluto dalla Germania di Hitler e governato da Benito Mussolini è una chiara provocazione dell’estrema destra», ricorda il gruppo di opposizione. 

«Non ci stupisce l’atteggiamento della consigliera Cercaci, che era già andata in brodo di giuggiole per la scritta fascista all’anagrafe cittadina – ricorda Jesi in Comune – ma in quella maggioranza che si è sempre vantata di non avere colore politico non c’è davvero nessuno che ha un rigurgito democratico? Quella bandiera è un riferimento al fascismo che arriva nemmeno dieci giorni dopo la commemorazione della Liberazione di Jesi, il 20 luglio scorso. Occasione durante la quale si è anche avuta la faccia tosta di coinvolgere il presidente nazionale dell’Anpi, cui non mancheremo di rendere noto l’accaduto». 

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L’opposizione adesso chiede che vengano presi provvedimenti «per un atteggiamento che comporta reato ma soprattutto chiediamo che i singoli consiglieri delle false liste civiche di maggioranza chiariscano alla città da che parte stanno, o le commemorazioni perdono di ogni valore e le chiacchiere vanno al vento».

La reazione della consigliera, la posizione del sindaco Massimo Bacci

«Non vedo cosa c’è da allarmarsi – il commento della consigliera Cercaci -. Ero a casa mia, faceva caldo e mi sono sventolata con la prima cosa che avevo a tiro, cioè il tappetino del mouse, che è un regalo».

Non si è fatta attendere, comunque, la nota di Piazza Indipendenza che riporta le parole del sindaco Massimo Bacci e dove si sottolinea che «il consigliere Chiara Cercaci ha commesso un grave errore di cui si è resa immediatamente conto chiedendo scusa a tutti, in particolare ad un’Amministrazione Comunale che è distante anni luce da qualsiasi ideologia o regime totalitario che hanno insanguinato l’Europa nel secolo scorso».

«Ho chiesto al Presidente del Consiglio comunale – prosegue il primo cittadino – di invitare tutti i consiglieri di mantenere sempre comportamenti, toni e linguaggi coerenti con i valori democratici che sono i principi su cui si fonda lo Statuto del Comune di Jesi».

Eleonora Dottori     

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