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Cronaca

JESI Polizia Locale, organico all’osso e il problema sicurezza

Vincenzo Marino, segretario regionale Ugl, fa il punto sulla situazione tra personale ridotto, mancata formazione e locali inadeguati

JESI, 21 dicembre 2021 Locali inadeguati e personale sotto organico: sono solo alcune delle criticità segnalate da Vincenzo Marino, segretario regionale Ugl Polizia Locale Marche, relativamente al Comando di Jesi.

Vincenzo Marino, segretario regionale Ugl Polizia Locale Marche

«E’ iniziato un nuovo ciclo per la Polizia Locale di Jesi, con l’arrivo del nuovo comandante – spiega Marino -. Avendo un notevole numero di iscritti tra il personale in forza a Jesi ci sentiamo, come Ugl, di fare alcune considerazioni: negli ultimi anni il territorio jesino è cambiato, e il corpo di Polizia Locale non si è adeguato sia in termini di organico che di organizzazione».

Le preoccupazioni riguardano, soprattutto, il personale.

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«Il contesto sociale è cambiato, ci sono episodi di vandalismo e criminalità questo significa che gli agenti di Polizia Locale non sono più semplici vigili, anche se inquadrati così. L’organico è di 25 unità a fronte delle 50 che da legge regionale dovrebbe avere, visto che si parla di un agente ogni 700 persone. Insomma, siamo lontani anni luce da quanto stabilito e chi sta sul campo deve lavorare per tre. Turni, variazioni di orario, sono dunque in violazione del contratto nazionale».

Altro nodo è la formazione,

polizia locale
La sede in Piazza Indipendenza

«Come facciamo a garantire sicurezza se non possiamo lavorare in sicurezza? Jesi è uno dei pochi Comuni che non ha dotato il personale di strumenti di difesa, abbiamo solo lo spray al peperoncino ma non è stato abbinato a un uso adeguato. Niente corsi su tecniche di autodifesa. E poi la questione del Comando che non è adatto: sta in centro, il che significa incombenze di ogni genere per uscire verso un intervento. I locali sono insalubri e risentono dei segni del tempo».

«L’Ugl sarà presente in modo significativo nella gestione del Comando – conclude Vincenzo Marino – . Altro aspetto, si è sempre andati a cercare personalità fuori quando invece basterebbe far crescere personale interno».

(e.d.)                                     

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