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Cronaca

JESI PREMIO CALAMANDREI: A PALAZZO DELLA SIGNORIA I VINCITORI, GLI STUDENTI, GLI ONAFIFETTI

Il sindaco premia Carlo Smuraglia

JESI, 8 aprile 2017 – Giornata di premiazioni da parte del Centro Studi Calamandrei, stamattina, 8 aprile, nella cornice della Sala Maggiore del Palazzo della Signoria.

L’assessore Luca Butini con Barbara Spinelli

Il Premio Calamandrei 2017 è stato assegnato a Carlo Smuraglia, attuale presidente dell’Anpi – dal 16 aprile 2011 -,  Barbara Spinelli, parlamentare europeo, al linguista Tullio De Mauro per il quale si è presentata la vedova, Silvana Ferreri.

Davanti a un folto pubblico, composto anche da rappresentanze di studenti di tutti i licei cittadini, il presidente del Centro Studi, Gianfranco Berti, ha tracciato le motivazioni che hanno condotto alle premiazioni, sottese alla conservazione dei valori della Costituzione e dello stato di diritto, guardando alle eccellenze che si sono distinte e si distinguono nell’impegno civile e democratico.

Gianfranco Berti e Silvana Ferreri

Prologo assegnato agli Onafifetti che hanno cantato La Badoglieide, canzone popolare contro il maresciallo Badoglio, simbolo di trasformismo, molto amata da Alessandro Galante Garrone.

Gli Onafifetti mentre cantano La Badoglieide

Il premio consisteva in una pergamena contenuta in una cartellina, pergamena recante una frase di Piero Calamadrei, fiorentino, politico – uno dei fondatori del Partito d’Azione -, avvocato, parlamentare, membro della costituente.

Alla cerimonia anche il sindaco Massimo Bacci, che ha consegnato la pergamena a Carlo Smuraglia e l’assessore alla cultura, Luca Butini, che ha premiato Barbara Spinelli, mentre Berti l’ha consegnata a Silvana Ferreri.

Il professor Luca Serianni ha commemorato Tullio De Mauro per il quale “il collegamento tra Costituzione e mondo dell scuola è stato sempre presente nella sua opera”,  mentre Barbara Spinelli ha tracciato un’ampia panoramica sull’Europa che non c’è, non risparmiando critiche a una situazione che vede un’oligarchia sovranazionale decidere al di sopra delle democrazie costituzionali degli stati membri.

Gli alunni in rappresentanza dei licei cittadini

 

Fiera ed esaustiva la difesa della nostra Costituzione da parte di Smuraglia, una Costituzione “sana e robusta al contrario della Repubblica che sta soffrendo”.

La nostra Carta, ha rilevato, “ha subito attacchi, tentativi di modifiche, alcune, sciagurate, andate in porto, ma è lì, ferma, ispirata da principi di modernità straordinaria, un miracolo laico che dovremmo tutti conoscere, amare e impegnarci ad attuare“.

 

(p.n.)

 

 

 

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