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JESI PREMIO VALLESINA, I TALENTI DEL TERRITORIO E LE LORO STORIE DI SUCCESSO

JESI, 25 maggio 2018 – Novità nell’assegnazione del “Premio Vallesina”, il riconoscimento che ogni due anni alcuni paesi della Vallesina conferiscono a personaggi locali che si sono distinti a livello nazionale e non solo; quest’anno si è voluta inserire una sesta categoria di persone meritevoli, vale a dire i giovani emergenti, quelli di età compresa tra i 25/27 anni.

I premiati che il 23 giugno prossimo si ritroveranno in quello che un tempo era il convento di Montelatiere, in territorio di San Marcello, oggi trasformato in luogo di ricovero per soggetti dimessi dagli ospedali dopo le cure per debellare bulimia, anoressia e, in generale, disturbi dell’alimentazione, non saranno i numero di 5, come le passate 8 edizioni, bensì 6 + 1. Già, perché quest’anno è successo pure che nella categoria “Sociale” i vincitori ex equo siano due.

I particolari della cerimonia di consegna del Premio sono stati illustrati questa mattina nella sala riunione di UBI Banca Popolare dove, accolti dal responsabile della macro area Marche Abruzzo, dott. Nunzio Tartaglia, si sono ritrovati: il presidente del “Premio”, il sindaco di Monsano, Roberto Campelli, quello di San Marcello che ospiterà la serata, Pietro Rotoloni, il vice sindaco di Jesi, Luca Butini, l’assessore di Maiolati Spontini, Silvia Badiali, oltre a Giuliano De Minicis che a buon diritto si può definire come il regista della serata.

Altro “regista” presente, questa volta non dello spettacolo, ma dell’intera organizzazione, è Nicola Di Francesco che in fase di ricerca di personalità da onorare si è avvalso anche della collaborazione degli studenti. Questo premio, è stato detto, esalta il merito dei vincitori che hanno raggiunto il successo lavorando con impegno ed il territorio. Il responsabile di UBI Banca si è aggiunto agli altri partecipanti esaltando le tante figure nate nella nostra terra che hanno trovato successo e gloria fuori dalla Vallesina e persino all’estero.

L’aiutante di Di Francesco, Beatrice Testadiferro, ha letto alcuni tratti caratteristici dei premiati  a cominciare da Federica Cascia, originaria di Moie di Maiolati che dopo essersi laureata in Economia e Commercio si è appassionata al marketing cominciando un’avventura in aziende di fama mondiale. Cominciò alla Panatta Sport di Apiro per poi passare alla Procter & Gamble come responsabile delle attività di pianificazione. Ha lavorato alla Nestlè Waters, all’azienda acque San Bernardo; in America ha contribuito al rilancio dell’acqua Panna e, sempre negli Usa ha sviluppato la strategia del marchio di Acqua Panna e San Pellegrino. Nel lungo elenco di aziende di lavoro troviamo la Samsung elettronica America dove si è trasferita nel 2016.

Nella categorie “Medici Ricercatori” il Premio sarà consegnato al Prof. Lorenzo Giacani di Jesi che ha effettuato studi sulle malattie sessualmente trasmissibili. Lavora da tempo in America dove, assieme a colleghi italiani ha creato una Fondazione di scienziati e letterati italiani in nord America. Altro premiato il Prof. Mario Marchetti di San Marcello che nella sua vita di docente ha insegnato sia in Italia (Roma e Ancona) che in Russia (Mosca), Francia (Besancon) e Grecia (Patrasso).

Il primo giovane a ricevere il premio è l’ingegnere jesino Luca Cesaretti che a soli 24 anni (oggi ne ha 27), quando ancora studiava all’Università di Pisa, assieme a due suoi amici futuri ingegneri, decise di dar vita alla “Ales Tech” una società nata dal genio di un sudafricano di 46 anni, multimiliardario, Elon Musk. Costui voleva far correre i treni a 1.000 Km/ora e la squadra di Cesaretti studiò ed ideò degli ammortizzatori in grado di garantire il totale controllo di ogni minimo sbalzo di oscillazione, fortemente pericoloso a quella velocità.

Quel progetto ha superato tutti gli esami arrivando (al momento) tra i 30 finalisti dei 1.200 studi presentati in concorso. Grazie a quel progetto lo jesino ha avuto incontri con i governi cinese e giapponesi, oltre a contatti con le ferrovie italiane. La Elon Musk   ha già stipulato accordi con le linee ferroviarie che collegano Praga a Bratislava in 10 minuti, con la città di Dubai per il collegamento tra Dubai ed Abu Dhabi, con Riad i 48 minuti e con Doha in 23 minuti; accordi anche con la Finlandia per collegare Helsinki a Stoccolma in meno di 30 minuti.

Nel settore “Sociale”, come detto, due i vincitori: Suor Elena Majori di Jesi e l’Associazione “Solidarietà in Vallesina”. Ad entrambe saranno equamente distribuiti gli incassi della serata per consentire loro di continuare le attività avviate. Suor Eleonora opera in Guatemala, nella parrocchia di San Juan Bautista Cotzal-Quichè, dove si prodiga per assicurare assistenza medica, medicinali ed altro alle famiglie povere dei villaggi. Ha dato vita anche ad una cooperativa impegnata nel confezionare abiti ed altri; realtà dove lavorano 500 donne che hanno subito violenze sessuali durante la guerra civile  e sono rimaste vedove. Assieme a sue consorelle ha istituito un centro nutrizionale per bambini.

L’associazione Solidarietà in Vallesina di Moie è forse l’entità maggiormente conosciuta nella nostra zona; è una realtà nata nel 2014 che si prefigge l’obiettivo di raccogliere cibo per poi distribuirlo alle famiglie più bisognose. La sede è a Moie di Maiolati dove, in un capannone messo a disposizione gratuitamente dall’impresa Campanelli, è stato installato una grande cella frigorifero per la conservazione dei cibi. L’Associazione ha a disposizione un furgone offerto dal Lions club Jesi ed altri elettrodomestici offerti da privati. Qui, come ben si sa, confluiscono tutti quei prodotti alimentari (e non solo) messi a disposizione da supermercati, oleifici, grossisti di latte, generi vari, pastifici, panifici, ecc. che poi saranno distribuiti tra le oltre 2.500 persone che giornalmente sono raggiunte dal personale volontario incaricato delle consegne.

L’ultimo dei premiati, ma non certo per importanza, è Roberto Cecchini di Mergo che, pur non avendo conseguito alcun titolo di studio, se non la quinta elementare, è riuscito a scalate la vetta del successo arrivando ai vertici della “Cedas Italia”  che conta la catena distributiva “Acqua e Sapone” presente in 785 punti vendita con oltre 20mila dipendenti. La sua adolescenza e giovinezza non fu certo delle migliori; nato a Mergo, si trasferisce giovanissimo con la famiglia ad Aprilia, va a scuola, ma capisce che non fa per lui e allora, come si usava a quel tempo, è andato “a garzone” in una falegnameria, ma anche questo non lo soddisfa e allora comincia a girare per le edicole facendosi regalare o comperare giornali vecchi  che poi rivende come carta da avvolgere ai commercianti della zona. Intraprende l’attività di venditore di detersivi, materiali per l’igiene personale e per la casa e questo comincia a dare i risultati sperati. Conosce altri colleghi e insieme fondano la Cedas Italia che da vita alla catena di negozi.

Tanti personaggi della nostra Vallesina che soltanto pochi conoscono dal 23 giugno prossimo entreranno nell’elenco dei conquistatori il Premio Vallesina che sarà consegnato a Montelatiere in una serata in cui non mancheranno momenti di spensieratezza e solidarietà. Già perché l’incasso della serata sarà destinato alle due vincitrici il Premio per la solidarietà e andrà ad aggiungersi ai 135mila euro raccolti e distribuiti nelle 8 edizioni precedenti.

Sedulio Brazzini

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