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Cronaca

JESI Prevenzione dei tumori nelle scuole con il Lions Club

Grazie al “Progetto Martina” quasi 200 studenti dell’Iis Galilei hanno seguito gli incontri on line

JESI, 2 marzo 2021 – Anche quest’anno il Lions Club ha portato nelle scuole le sue conoscenze. Grazie al “Progetto Martina”, 186 studenti e studentesse dell’Iis Galileo Galilei hanno seguito incontri on line sulla prevenzione dei tumori. Un progetto che va avanti ormai da diversi anni, e che quest’anno, per ovvi motivi non in presenza, ha concluso il suo ciclo lo scorso 23 febbraio.

Sono state coinvolte 8 classi (tre terze, tre quarte e due quinte), coordinatrice delle lezioni la professoressa Rita Palloni, che ha organizzato le dirette dall’Aula Magna dell’istituto.

«Nonostante le difficoltà abbiamo continuato e continueremo a offrire le nostre competenze specifiche agli studenti dei vari istituti scolastici del territorio», ha spiegato Roberto Pacini, past president del Lions Club di Jesi (foto in primo piano).

Ma anche il presidente del Club, Roberto Puppato, ha espresso la propria soddisfazione e quella di tutti i Lions per la continuità del Progetto Martina anche in questo periodo di pandemia.

«Questa iniziativa – ha sottolineato Puppato – rimarca ancora la nostra volontà di essere vicini ai giovani. Ringrazio il nostro socio, dottor Marcello Comai, che da anni porta avanti egregiamente questo progetto che ha valenza nazionale. Il suo impegno non è venuto meno neanche quest’anno».

Marcello Comai

«Grazie per averci aperto gli occhi – hanno commentato alcuni studenti -. Questi incontri dovrebbero essere obbligatori nelle scuole di tutta Italia».

Alcuni tumori, come il melanoma e il tumore del testicolo, colpiscono anche i giovani, e spesso iniziano a svilupparsi proprio in età giovanile. Molti tumori, inoltre, sono causati anche da mutazioni dei geni indotte da fattori ambientali e stili di vita scorretti, da qui l’importanza della prevenzione.

«Essendo fumatrice… ci penserò più volte prima di accendere una sigaretta», ha commentato una studentessa.

Le lezioni sono state tenute da medici esterni all’associazione, per informare e al contempo tranquillizzare i giovani dando loro gli strumenti per capire come si affronta la malattia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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