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 JESI Quel polmone verde abbandonato a se stesso

All’interno dell’area tra via Staffolo, via Cupramontana, via XX Luglio, è ubicato l’asilo nido Romero, suggerito ai cittadini di costituire un gruppo di volontariato e farsi la manutenzione in proprio

JESI, 13 luglio 2020 – Esiste un”area verde ampia e circoscritta tra via Staffolo, alle spalle dei giardini pubblici, via Cupramontana, via Grecia e via XX Luglio.

Potrebbe essere uno spazio da utilizzare per qualsiasi cosa da mettere al servizio della comunità, pista ciclabile compresa, e invece è solo un grande campo assolutamente trascurato, sporco, pieno di alberi mai potati con i rami che si intrecciano tra loro, dove ratti e nutrie trovano la loro quotidiana dimora, dove si trovano rovi, scarichi di tutti i tipi, addirittura biciclette abbandonate.

In alcune occasioni volontari e privati hanno tentato qualche sorta di intervento piantando addirittura alberi da frutto e cercando di proteggere le querce secolari dalle erbe infestanti.

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Nel tempo i cittadini hanno posto il problema all’Amministrazione Comunale che a parole, a loro detta, ma anche nei fatti, vista la situazione, ha manifestato interesse e promesso interventi che, però, ancora non si sono visti.

Lo stesso ssindaco Massimo Bacci a più riprese aveva garantito ai residenti una soluzione con un impegno quasi immediato. Invece gli anni passano e nessuno interviene.

Daniele Massaccesi, oggi presidente del Consiglio comunale, quando nel febbraio 2011 sedeva sui banchi dell’opposizione in un comunicato pubblicato da Jesiattiva.org  dal titolo “Drammatica situazione dietro i giardini pubblici”, si era espresso affermando che quell’area «era un pericolo per i bambini, perché non esistono recinzioni, e ci sono tombini semi aperti; mistero perché realmente non si vede cosa si nasconde dentro quella sorta di foresta – ma chi deve provvedere alla manutenzione? – che ha preso il posto del verde e delle aree pulite e curate (a suo tempo). E il degrado si allarga così in altre zone di Jesi, e qualcuno fa finta di non vedere».

Un pericolo, sicuramente, per i bambini che effettivamente può esistere considerato che all’interno è ubicato, recintato, l’asilo nido “Oscar Romero”. E alcune maestre ci hanno confermato la presenza di ratti, nutrie e tant’altra sporcizia.

I cittadini non si danno per vinti e di recente si sono presentati in Comune per ottenere chiarimenti, interventi immediati, un progetto definitivo da realizzare.

L’unico risultato che hanno ottenuto, hanno riferito, è stato il suggerimento dell’Amministrazione comunale di costituirsi in associazione o in gruppo di volontariato e farsi la manutenzione in proprio.

E’ stato loro consegnato un fac simile di domanda e invitati “a manifestare il proprio interesse e la propria disponibilità a sottoscrivere apposite convenzioni con il Comune di Jesi impegnandosi a garantire la manutenzione di alcune aree del verde pubblico della città”.

I cittadini non ci stanno, non accettano che l’Amministrazione comunale non intervenga su un terreno di sua proprietà in maniera concreta e definitiva.

Mettere mano in questa area vorrebbe significare anche garantire la sicurezza degli abitanti della zona.

(e.s.)

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