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Cronaca

JESI Quell’ultimo “Rei” al Maestro Aldo Natalini

Forte la commozione per l’addio degli allievi al pioniere del judo jesino

JESI, 6 febbraio 2022 – Si sono svolte venerdì pomeriggio le esequie del Maestro Aldo Natalini, 86 anni, nella chiesa di San Massimiliano Kolbe, officiate dal parroco don Gerado Diglio.

Le parole del parroco e degli allievi del maestro di Judo, che portò l’arte marziale a Jesi negli anni ‘50, hanno dimostrato l’eredità che ha lasciato.

«La resurrezione di Aldo voi la vivete già oggi, portando avanti il messaggio che lui ha dato con l’esempio», ha tra l’altro detto il parroco, don Gerardo Diglio.

Parole che sono suonate come dirette ai tanti allievi presenti, dai primi nella sua sessantennale carriera di insegnate, che portano avanti i colori del suo dojo (oggi al Circolo Cittadino di Jesi), ai più recenti. Il parroco ha citato alcuni messaggi postati su Facebook, che ben rappresentano il segno lasciato dal Maestro nei tanti che hanno ricevuto il suo insegnamento.

«È stato un grande esempio per me fanciullo, ha segnato la parte fondamentale della mia infanzia»

«I suoi insegnamenti mi accompagnano da tutta la vita: migliorare se stessi per essere utili al mondo intero».

Parole in cui si sono riconosciuti tutti gli allievi – fra i quali chi vi scrive – e chi ha potuto frequentarlo anche fuori dall’ambito marziale.

Il maestro Graziano Caimmi che, insieme al maestro Marco Zega, continua la tradizione del Budo Center Jesi, ha letto i suoi ricordi e quelli di altri allievi, senza poter tradire l’emozione.

«Un buon cristiano, semplicemente perché fa il bene degli altri, applicando nella vita il principio del Judo: Jita-kyoei, la mutua prosperità, migliorare insieme. Una figura essenziale dalla quale sarà impossibile scostarsi».

Al termine della funzione, il momento più toccante ed emozionante: tutti gli allievi presenti si sono riuniti intorno al feretro, sul quale, in mezzo ai fiori, campeggiava la cintura nera del Maestro, consumata dai tanti anni di pratica. Un ultimo saluto, comandato dallo stentoreo Rei, come nelle innumerevoli volte nel dojo di via Montessori, a inizio e fine di ogni lezione.

(m.g.)

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