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JESI Raffaello e Angelo Colocci a Palazzo Pianetti

La mostra dal 20 maggio al 30 settembre con prestigiosi prestiti da tutta Italia e una sezione multimediale

JESI, 26 aprile 2021 – Aprirà giovedì 20 maggio la mostra Raffaello e Angelo Colocci. Bellezza e scienza nella costruzione del mito della Roma Antica a Palazzo Pianetti.

Rimandata a causa del Covid, la mostra doveva iniziare nel 2020 per i 500 anni dalla morte di Raffaello. L’esposizione è curata da Giorgio Mangani, Francesco Di Teodoro, Ingrid Rowland, Vincenzo Farinella, Fabrizio Biferali e Paolo Clini. Lo scorso febbraio è stato girato un cortometraggio nel Museo Colocci Vespucci e nei vicoli del centro storico per presentare la mostra che era prevista per il mese successivo, nuovamente rimandata. Si chiuderà il 30 settembre 2021 ed esplorerà i rapporti fra i due grandi marchigiani, figure di spicco del Rinascimento italiano.

Esposti nei Musei Civici per quattro mesi, pezzi di epoca romana in prestito dai Musei Capitolini e dall’Archeologico di Napoli, ma anche la scultura detta Arianna addormentata del Museo Archeologico di Firenze, attualmente agli Uffizi, originariamente collocata nel giardino di Angelo Colocci a Roma, dove il gesuita, fra l’altro, collezionava antichità.

Fra documenti originali e sezione multimediale che ricostruisce i capolavori dell’urbinate, la mostra vuole far respirare ai visitatori lo spirito della Roma dei Papi e l’ambiente culturale del Cinquecento, secolo prolifico per le arti. In particolare, ci si immergerà nella Scuola di Atene, affresco nella Stanza della Segnatura dei Musei Vaticani, dove sarebbe rappresentato anche Colocci accanto all’autore.

Nelle opere rinascimentali si usava firmarsi con un autoritratto che solitamente volgeva lo sguardo verso lo spettatore

Nella Scuola di Atene, accanto a Raffaello che guarda verso di noi, sarebbe quindi stato ritratto anche il mecenate jesino che vestirebbe i panni di Zoroastro, il profeta iranico: è l’uomo barbuto che regge il globo terrestre, in quanto ritenuto fondatore dell’astronomia.

La Scuola di Atene di Raffaello (Stanza della Segnatura, Musei Vaticani, Roma)

Angelo Colocci nasce a Jesi nel 1474 da una nobile famiglia di origini staffolane. Esiliato da Papa Innocenzo VIII per ragioni politiche, a Napoli si forma nella cerchia dell’umanista Giovanni Pontano. Torna quindi nelle Marche nel 1492, per poi trasferirsi a Roma dove fa carriera nella corte pontificia e coltiva i suoi interessi culturali sotto il segno dell’Umanesimo. Lì frequenta Raffaello, che influenza con i suoi studi di cosmologia nella realizzazione della Stanza della Segnatura. Muore nella capitale nel 1549.

(e.o.)

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