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Cronaca

JESI Restare a casa, Cristian Lupidi: «Scelta migliore per il bene di tutti»

Lupidi coronavirus

La diretta streaming del comandante della Polizia Locale di Jesi che ha illustrato i provvedimenti contenuti nel nuovo decreto e i comportamenti da adottare

JESI, 10 marzo 2020Lascia il virus fuori dalla porta, resta a casa è il messaggio che campeggia alle spalle del comandante della Polizia Locale, Cristian Lupidi, che ha illustrato i provvedimenti contenuti nel nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, Io resto a casa, e i comportamenti da seguire.

«Siamo di fronte a una situazione nuova, fare i conti con la realtà ci impone di affrontare situazione con decisione e determinazione – ha detto il comandante -. Occorre da parte di tutti la massima attenzione a quelle che sono le disposizioni che arrivano dal Governo: evidentemente questo è il meglio per tutti noi. Va evitato ogni spostamento delle persone all’interno dei territori, se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità come fare la spesa, o spostamenti per motivi di salute, nonché il rientro nella propria abitazione».

Chi soffre di patologie deve restare a casa: divieto assoluto, senza deroghe, di rimanerci per i soggetti sottoposti a quarantena e cioè positivi al virus. «Sport e attività motorie all’aperto sono ammessi solo se è possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro – ha aggiunto Lupidi -. Sono sospese tutte le manifestazioni, gli eventi in luogo pubblico o privato di qualsiasi finalità, anche se svolti in luoghi chiusi e aperti al pubblico. Sospese le cerimonie civili e religiose compresi i funerali. Chiusi i musei».

La novità rispetto a domenica scorsa è la sospensione anche dei concorsi pubblici: «Sospese procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione di quelle che richiedono valutazione curriculare, esclusi concorsi per personale sanitario». Quello previsto lunedì alla Pinacoteca civica è rinviato al 6 aprile prossimo. L’emergenza tocca anche l’attività amministrativa: rinviato il Consiglio comunale del 27 marzo.

Fino al 3 aprile a Jesi si applicano le misure previste all’art. 2 e 3 del decreto, tra cui:
– sospensione manifestazione eventi e spettacoliinclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, pubblico o privato;
– sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e bingo, discoteche e locali assimilati, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;
– sospesa l’apertura dei musei e degli istituti e luoghi della cultura;
– nelle attività di ristorazione e bar, obbligo a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;
– sospensione eventi e manifestazioni sportive (salvo quelli senza presenza di pubblico);
– sospensione delle cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri (nei luoghi di culto l’apertura è condizionata dalla presenza di misure organizzative per evitare assembramenti e nel rispetto della distanza minima interpersonale di un metro;
– si raccomanda di limitare, ove possibile, gli spostamenti ai casi strettamente necessari;
– alle persone anziane o con patologie croniche, si raccomanda di evitare di uscire, e di evitare comunque luoghi affollati;
– i soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, e contattare il proprio medico curante.

Per le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado sospensione sino al 3 aprile.

(e.d.)

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