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JESI RESTAURATO IL MONUMENTO AI MARTIRI DEL XX GIUGNO

martiri Montecappone

Sette i giovani trucidati dai nazifascisti nel 1944: cerimonia a Montecappone mercoledì 27 novembre

JESI, 18 novembre 2019 – Il monumento dedicato ai martiri di Montecappone, sette giovani brutalmente trucidati dalla barbarie nazifascista, è stato restaurato.

Il monumento ai Martiri del XX Giugno in via Montecappone

Realizzato nel 1988 da Massimo Ippoliti, è stato proprio lo scultore jesino a rimetterlo a nuovo. Il progetto di restauro,  realizzato dal Comune di Jesi, è finanziato dal Ministero della Difesa e promosso dall’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e dallo Spi Cgil. Il prossimo mercoledì 27 novembre, ore 14.30, a Montecappone sarà organizzata una cerimonia per ammirare il monumento restaurato.

Per l’occasione, aperta a tutta la cittadinanza, saranno presenti i familiari delle vittime dell’eccidio, il segretario generale dello Spi Cgil Jesi, Sergio Ferreri, il vice sindaco, Luca Butini, Massimo Ippoliti, il segretario generale dello Spi Cgil Marche, Elio Cerri, la presidente dell’Anpi di Jesi, Eleonora Camerucci, il segretario generale dello Spi Cgil Ancona, Domenico Sarti, Fabrizio De Sanctis per l’Anpi nazionale e Livio Malgari dello Spi Cgil Marche.

Lo scorso 20 giugno è stato ricordato il 75esimo anniversario di una delle pagine più tragiche della storia della nostra città: nelle campagne di Montecappone il 20 giugno 1944 sono stati ammazzati Armando e Luigi Angelini, 25 e 18 anni, Francesco Cecchi e Alfredo Santinelli, entrambi di 18 anni, Mario Saveri, 23, tutti di Jesi. Quindi, due Carabinieri: Calogero Grasceffo, di Agrigento ed Enzo Carboni, di Santa Eufemia d’Aspromonte (Rc).

Per molti anziani è ancora vivo il ricordo di quella notte: accusati di essere partigiani, i sette giovani vennero seviziati, torturati e brutalmente offesi tanto da essere resi irriconoscibili.

I familiari ritrovarono i corpi dei loro cari solo nei giorni successivi, erano stati gettati dentro un fossato. Fu data loro una degna sepoltura e sul posto della fucilazione è stata collocata una lapide in loro ricordo.

(e.d.)

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