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Cronaca

JESI Rifiuti, approvate le tariffe di “tutela” della Tari

Misure per le utenze non domestiche alla luce dell’emergenza covid-19

JESI, 31 marzo 2021 – Approvate le tariffe della tassa sui rifiuti – Tari – per l’anno 2021, e anche le misure di tutela per le utenze non domestiche alla luce delle chiusure imposte dalla pandemia.

Il dirigente Gianluca Della Bella

Ad illustrate la pratica in Consiglio comunale è stato il dirigente dell’Area Risorse Finanziarie, Gianluca Della Bella.

«Il Piano è stato validato dall’Ato 2 Marche in base a costi fissi e variabili: i primi non sono strettamente collegati alla raccolta dei rifiuti, quindi vi rientrano il lavaggio delle strade ad esempio; gli altri invece riguardano la quantità di rifiuti raccolti».

I costi riconosciuti per l’anno 2021 sono calcolati sulla base dei costi effettivi rispetto al bilancio 2019 di Jesi Servizi e il rendiconto dello stesso anno del Comune di Jesi: «Il Piano economico finanziario (Pef) si conclude con un costo complessivo di 7.009.143 di euro ed espone la suddivisione tra costi fissi e costi variabili, al fine di determinare il totale delle entrate tariffarie relative alla componente di costo fisso e quello delle entrate relative alla componente di costo variabile».

Per l’anno 2021 il Pef non contiene alcuna componente di costo relativa al recupero delle mancate entrate tariffarie dell’anno 2020, determinatesi per effetto delle misure di tutela a seguito della pandemia «a favore delle utenze non domestiche (approvate con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 112 del 30 luglio 2020) in quanto le minori entrate sono state poste a carico del bilancio comunale».

Complessivamente, dunque, c’è un rincaro dell’1,6%, legato all’ampliamento della differenziata nella zona industriale, e sono state previste delle fasce agevolate: una riduzione del 25% della parte variabile della Tari spetta alle attività che hanno subìto sospensione o chiusura da 30 a 90 giorni, anche non consecutivi – come le attività che si trovano nei centri commerciali, attualmente chiusi solo sabato e domenica. Meno 50% in caso di chiusura o sospensione da 90 a 180 giorni. Meno 75%, invece, dai sei mesi in su. La dichiarazione dovrà essere presentata dagli utenti entro il 31 gennaio 2022.

(e.d.)

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