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Jesi Riforma sanità regionale, Tdm polemico: «Intempestiva»

«Non ci sembra una buona idea almeno in questo momento con la cronica carenza di organico, con i pronto soccorso allo stremo e con le liste di attesa che si allungano sempre più»

Jesi, 24 ottobre 2022 – Ancora una volta noi cittadini dobbiamo apprendere dagli incontri del Rotary cosa succederà, dal 1 gennaio 2023, alla nostra sanità regionale.

Era già accaduto tempo fa con la venuta al Rotary dell’assessore Saltamartini. Ci riferiamo all’incontro promosso dal Rotary Club Federico II di Jesi, tenutosi il 21 ottobre al quale ha partecipato il dr. Gozzini, direttore generale salute della Regione Marche.

Ora precisiamo subito che da parte nostra nulla da obiettare alle iniziative del Rotary che, meritevolmente, organizza incontri con le istituzioni regionali su argomenti di grande interesse per la nostra città.

Quello che non tolleriamo è che di argomenti così pregnanti per il futuro della nostra sanità le istituzioni non ne parlino in un contesto pubblico dove ogni cittadino possa dire la sua su una riforma che di interrogativi ne pone tanti (la prima delle quali sono le risorse umane e finanziarie che si impiegheranno per l’attuazione della riforma).

Fermo restando che noi, come abbiamo dichiarato tempo fa, riteniamo questa riforma intempestiva: sottoporre tutto l’apparato istituzionale, manageriale e dirigenziale a questo radicale cambiamento, in un momento in cui il Ssn del nostro Paese sta uscendo da due anni di pandemia con la cronica carenza di organico, con i pronto soccorso allo stremo e con le liste di attesa che si allungano sempre più, non ci sembra una buona idea almeno in questo momento.

Che la nostra sanità abbia bisogno di risposte concrete e immediate siamo tutti d’accordo, ma procedere così repentinamente a modifiche sostanziali delle istituzioni che governano la nostra sanità ci sembra un atto poco opportuno in questo momento.

E allora, a prescindere dalle nostre considerazioni, visto che ormai la riforma parte tra qualche mese, torniamo a chiedere al nostro Sindaco di convocare quanto prima un Consiglio comunale aperto a cui invitare l’assessore alla sanità o chi per lui, per illustrarci i punti essenziali della riforma, con particolare riguardo ai benefici concreti che la stessa porterà a noi cittadini e per farci chiarezza su quello che oggi per noi è il timore maggiore: consegnare la sanità pubblica al privato, vedasi per esempio quello che già oggi accade: l’assunzione di personale di cooperative private per fronteggiare le carenze di organico al pronto soccorso, ma anche nelle Unità operative degli ospedali.

Pasquale Liguori 

responsabile del Tdm di Jesi     

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