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Cronaca

JESI Riqualificare le aree verdi in balia di vandali e incuria

La pentastellata Claudia Lancioni chiederà in Consiglio l’applicazione della delibera del 2017 che prevede il coinvolgimento della cittadinanza

JESI, 30 marzo 2021 – Atti vandalici nei parchi, una problematica che da tempo affligge le aree verdi jesine, in particolare giochi, panchine e altalene per disabili donate dal Dream Day di Selena Abatelli. La consigliera del Movimento 5 Stelle Claudia Lancioni riproporrà l’annosa questione, oggi, in Consiglio comunale.

Già nel 2017 il Consiglio aveva approvato una delibera che riconosceva «l’esigenza di elaborare un Piano programmatico di riqualificazione complessiva delle stesse aree che comprenda sia un’opera di monitoraggio, riparazione, sostituzione, integrazione degli arredi e delle strutture preesistenti sia, in alcuni casi, la progettazione ex novo di alcune aree, soprattutto al fine di favorire maggiori opportunità di gioco e svago per bambini con disabilità».

La mozione allora firmata da Cioncolini e Fantini invitava l’Amministrazione «ad attivare una procedura che permetta forme di coinvolgimento della cittadinanza per avviare un percorso di riqualificazione degli attuali parchi» e in particolare di «istituire un Regolamento volto a disciplinare la possibilità di “adottare” elementi di arredo delle aree verdi, contribuendo così alla riparazione o all’acquisto di nuove strutture», il tutto anche in ottica di sensibilizzazione verso il rispetto del bene comune.

Ad oggi, tuttavia, non esiste ancora nessun regolamento del genere

Anzi, «nelle aree verdi del Comune continuano a vedersi danni da incuria – si legge nella mozione della Lancioni –, da atti vandalici, da abbandono, con arredi urbani in stato di evidente degrado, giochi distrutti, rimossi e/o in stato tale da essere inutilizzabili», né risultano «sanzioni elevate contro gli autori di deprecabili atti verso il patrimonio pubblico».

Inoltre «il periodo di pandemia da Covid-19 che si sta protraendo da tempo ha colpito con maggiore durezza la fascia più giovane della popolazione, durante un periodo di vita che normalmente sarebbe dedicato alla “socializzazione secondaria”» e che «durante questo periodo di lockdown e limitazioni si è avuto un preoccupante aumento del fenomeno del cyberbullismo, dovuto a un aumento esponenziale delle ore passate davanti a smartphone e social».

La richiesta della consigliera pentastellata è che l’Amministrazione comunale applichi la delibera del 2017, e che si attivi «con l’ente che ha generosamente donato alla comunità l’altalena per disabili per trovare una collocazione alternativa dove questa possa essere quanto più al sicuro da danneggiamenti», come il parco di San Massimiliano Kolbe, dove è presente anche un oratorio per i disabili.

E soprattutto che in vista dell’arrivo della primavera siano ripristinate le aree verdi cittadine, rendendole di nuovo fruibili dai bambini, nel rispetto delle norme anti-contagio, anche grazie all’integrazione della videosorveglianza.

Il Comune promuova, infine, «l’attività all’aria aperta delle fasce più giovani e più esposte al rischio cyberbullismo: una passeggiata o un’ora passata all’aperto con la propria famiglia contribuirebbe a diminuire l’esposizione di bambini e giovanissimi ad ambienti tossici e rischiosi».

(e.o.)

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