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Jesi Ristorante pizzeria Pepito: 25 anni insieme
Per gli jesini andarci è un po’ come ritrovarsi in famiglia a gustare l’ottima pizza e le ricette della tradizione, e la famiglia Vignaroli in città si distingue sia nell’ambito della ristorazione che in quello della parrucchieria
29 Ottobre 2024
Jesi – Il Ristorante Pizzeria Pepito di via Ugo La Malfa, punto di riferimento per la città, che da anni ospita generazioni di jesini proponendo pizza e piatti tipici della tradizione, soffia sulle sue 25 candeline, 25 anni di attività e di storia della città che la famiglia Vignaroli, titolare dell’attività, ha visto trasformarsi e assumere nuova veste.
Mostrano con orgoglio l’inserzione che risale ai primi del ‘900 sul Pupazzetto, la rivista dell’epoca, in cui è pubblicizzata la Grande trattoria – Trento e Trieste in corso Vittorio Emanuele, di Alfonso Vignaroli, uno degli avi di famiglia, già impegnato nell’attività di ristorazione. Ora sono Lamberto Vignaroli e la moglie Giuliana Calamante a gestire il ristorante Pepito, insieme ai figli William e Johnny.
«E’ nata quasi per gioco la storia di Pepito 66, da cinque amici, poi quattro – racconta Lamberto -, con me c’erano Cristiana, Bruno e Renata, un’attività sorta dai resti del Disco Pub Route 66».
«La nostra famiglia si era trasferita dal Veneto a Jesi, lavoravano inizialmente come viticoltori – racconta -. Nel tempo c’è sempre stata un’attività legata alla ristorazione e all’accoglienza, una trattoria, un’osteria, un affittacamere. E si sono susseguiti Alfonso Vignaroli, poi Cesare e Aldo, conosciuto da tutti come Vignaroletto. Insomma, una tradizione che va avanti da anni e ha assistito ai cambiamenti della città e della società».
Una famiglia che a Jesi si distingue sia nell’ambito della ristorazione che in quello della parrucchieria, è nota in città l’attività dei Parrucchieri Vignaroli, che dallo scorso anno è diventata Griselda – Parrucchieri Vignaroli e si è trasferita nei locali più ampi di via Garibaldi, a San Giuseppe.
«In origine c’erano Cesare ad occuparsi della trattoria e Virgilio che aveva una barbieria – racconta Lamberto –, poi i due hanno scambiato i loro ruoli. Oggi sono io a occuparmi della parrucchieria insieme alla socia Griselda Seitaj e mia moglie si occupa della gestione di Pepito, insieme ai figli».
Nello staff anche una decina di dipendenti che si alternano durante la settimana.
Per gli jesini andare da Pepito è un po’ come ritrovarsi in famiglia, per il clima accogliente che si respira, l’ottima pizza – un cult per la città – e le ricette della tradizione, come i cappelletti in brodo, lo stoccafisso all’anconetana e altri piatti di pesce – si possono gustare di venerdì e sabato – che ti fanno assaporare i cibi di una volta, quelli della cucina tipica marchigiana.
«Siamo felici di aver raggiunto questo traguardo e di veder crescere la nostra attività, potendo contare su uno staff efficiente, sulla nostra gestione familiare e soprattutto sulla fiducia dei clienti che si conferma e si rinnova ogni giorno».
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