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JESI Ristorazione, proposta esenzione per l’occupazione del suolo pubblico

Da parte dei gruppi consiliari di maggioranza al fine di prorogare l’esonero dal pagamento a tutto il 2021 a sostegno delle attività penalizzate dalle restrizioni covid

JESI, 16 aprile 2021 – “Ossigeno per le attività di ristorazione“, questo l’oggetto della mozione depositata da diversi consiglieri di maggioranza.

«Il momento difficile che stiamo vivendo, causa emergenza sanitaria, ha colpito duramente un settore come quello di bar e ristoranti, un settore che stava vivendo negli ultimi anni una forte crescita nel nostro Comune con un aumento dei posti di lavoro e la capacità di offrire un servizio migliore per i turisti, anche loro in aumento nel nostro territorio. Il 2020, l’inizio di questo 2021 e, in parte, probabilmente anche la seconda metà dell’anno corrente, ha visto e vedrà lo svolgimento di tali attività con forti restrizioni», spiegano.

L’attuale decreto del governo centrale «proroga la semplificazione dell’occupazione di suolo pubblico per posizionare tavoli e sedie aggiuntive sino a fine anno, ma l’esenzione del pagamento della tassa collegata solo fino a giugno 2021. E’ verosimile pensare che le regole comunemente chiamate di “distanziamento sociale” dureranno ancora per molti mesi, limitando comunque il numero dei coperti presenti nei locali».


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Con questa mozioni, i consiglieri Matteo Baleani, Daniele Massaccesi e Nicola Filonzi di Jesiamo, Maria Chiara Garofoli, Michele Caimmi, Maurizio Barchiesi e Sandro Angeletti di Jesinsieme, Giancarlo Catani e Giannina Pierantonelli di Patto x Jesi, chiederanno un impegno da parte dell’Amministrazione comunale jesina.

«Si tratterà di valutare l’esonero dal pagamento, per tutto l’anno 2021, della tassa di occupazione suolo pubblico concesso per ampliare, rispetto al periodo precedente la pandemia, il posizionamento di sedie e tavolini per attività come bar, ristoranti e altri locali di somministrazione per supplire, in qualche modo, alle enormi difficoltà del settore, rese ancor più stringenti, ma necessarie, dalle norme adottate a livello nazionale in modo da poterne preservare la sopravvivenza in un momento così difficile. Il tutto con i dovuti passaggi istituzionali e formali necessari».

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