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Jesi Rugby Jesi ’70, la ripartenza dopo l’alluvione “sul” campo e “in” campo

Il presidente Luca Faccenda: «Valuteremo insieme al Comune come muoverci e quali passi compiere per fare sì che in futuro non si ripeta più quanto ci è accaduto»

Jesi – Sarà un’estate di lavoro quella del Rugby Jesi ’70: sul campo, per completare la piena rimessa in sesto dell’impianto di via Mazzangrugno duramente colpito dall’allagamento del 16 maggio scorso, e in campo per iniziare a preparare già da subito la nuova prossima stagione.

«Un enorme grazie – fa il punto il presidente Luca Faccenda (foto in primo piano) – a tutti i Club d’Italia e a tutte le persone che in una maniera o nell’altra ci hanno dato il loro sostegno dopo i danni subiti, stimati in circa 80mila euro. Ad oggi la raccolta fondi che abbiamo avviato ha ottenuto risposte per 15mila euro, non è poco né era scontato e mi sento di ringraziare per questo tutti coloro che hanno contribuito. Ci è sembrato giusto e doveroso, alla luce della sensibilità dimostrata nei nostri confronti, ricambiare in qualche modo e una parte della somma è stata a sua volta devoluta al Club Rugby Forlì, nel cuore della Romagna maggiormente e più drammaticamente colpita dall’alluvione. Siamo venuti a sapere di situazioni davvero problematiche, più per le persone – alcuni dei loro giocatori sono rimasti senza una abitazione – che per le strutture. Solidarietà chiama solidarietà e ne moltiplica l’effetto».

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Marco De Rossi

Quanto alle condizioni dell’impianto di Jesi, Faccenda spiega: «Abbiamo finalmente liberato il campo in erba dal fango che l’aveva ricoperto, la Club House ha riaperto i battenti. Stiamo sistemando l’area verde. Sarà una estate ricca di attività, che impiegheremo per riavviare tutto in maniera definitiva, mentre dal punto di vista sportivo non ci si è mai fermati grazie alla disponibilità del campo in sintetico. Abbiamo peraltro anche ricevuto l’offerta di ospitare, a luglio, un importante evento di solidarietà e ne saremo ben felici».

Va intanto avanti, parallela, un’altra fondamentale sfida.

«Ci incontreremo in Comune per valutare come muoversi e quali passi compiere per fare sì che in futuro non si ripeta più quanto ci è accaduto, intervenendo sui fossi che circondano l’impianto».


L’estate del Rugby Jesi ’70 sarà un’estate di rugby a tutti gli effetti. Spiega Marco De Rossi, direttore generale nonché tecnico della Seniores.

«Ho proposto, ed è stato accettato da allenatori, dirigenti e giocatori delle varie squadre, di svolgere nei mesi di giugno e luglio una serie di allenamenti specifici, tre volte la settimana, per lavorare su ciò che ci manca nei fondamentali e farci trovare preparati al meglio per la prossima stagione. Un programma che riguarderà tutte le squadre dalla Under 14 alla Seniores. Ci alleneremo su tecnica individuale, velocità, forza, specificità dei singoli ruoli. E giocheremo a rugby, divertendoci anche a giocare ad altro. Inizieremo dalla settimana del 12 giugno, dopo la fine delle scuole, mentre questa settimana la dedichiamo ai test fisici per verificare cambiamenti e miglioramenti rispetto a quelli svolti all’inizio dell’ultimo campionato. L’obiettivo è migliorare tutti tecnicamente e, in particolare per le formazioni Under 16 e Under 18, farsi trovare il più pronti possibile per affrontare i barrage della qualificazione ai campionati Élite della categoria, che sono un obiettivo preciso della Società». 

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