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JESI Sanificazione e mascherine: «Decisioni in controtendenza»

Nell’emergenza priorità irrinunciabili per Marco Giamapaoletti che chiede uniformità tra Jesi e gli altri Comuni

Marco Giampaoletti

JESI, 7 marzo 2020 – In questa situazione anomala, che stiamo affrontando ormai da diverso tempo, nessuno avrebbe immaginato che un nemico insidioso ed invisibile poteva avere un’onda d’urto così devastante con la perdita di amici, parenti e conoscenti.

Il tutto appesantito dal non poter salutare degnamente con un funerale i nostri cari né di poter star vicino, se non virtualmente, ai familiari più prossimi. Bisogna restare a casa per non diffondere il virus, la cui trasmissibilità, da persona a persona, è molto elevata e quindi uscire solo per comprovati motivi di spesa, salute e lavoro possibilmente con mascherina… oppure senza?

Secondo il nostro assessore dottor Butini, immunologo presso l’ospedale regionale di Torrette, la mascherina non serve, poiché basterebbe mantenere la distanza di sicurezza di un metro tra una persona e un’altra.

Eppure i Presidenti di Regione di Lombardia e Toscana nonché alcuni sindaci, tra cui quello di Cingoli, hanno emanato un’ordinanza che obbliga i cittadini ad uscire di casa sempre con mascherina e guanti per prevenire, il più possibile, il contagio.

Stesso discorso vale per la sanificazione delle strade, avvenuta in diversi Comuni come Osimo, Ancona, ma non a Jesi perché, come asserito da Butini il 15 marzo, il virus vive poco sulle superfici. L’unica misura messa in atto da Palazzo è stata la sanificazione di panchine e corrimano su direttiva del Gores.

Possibile che tanti Comuni mettano in atto strategie diversificate per limitare la propagazione del virus, ma a Jesi niente? Possibile che da noi non serva mai nulla? I sindaci ed i governatori che hanno deciso, di propria iniziativa, di spendere denaro pubblico per proteggere la popolazione sono tutti avventati allarmisti o cercano invece, per quanto possibile, di evitare il peggio?

In alcune realtà, anche vicinissime a noi, le mascherine sono state regalate a tutte le famiglie, e non sarebbe sbagliato farlo anche a Jesi però, come al solito, secondo questa Amministrazione, non serve nulla.

É auspicabile che anche il nostro Presidente di Regione Ceriscioli intervenga, quanto prima, a colmare questa discrepanza riguardo l’uso della mascherina quando si esce anche, e soprattutto, per tutelare chi lavora nelle attività commerciali tuttora aperte.

Poiché la situazione si protrarrà non si sa per quanto tempo, è indispensabile che le regole siano per tutti chiare, semplici e uguali in ogni Comune della regione.

Marco Giampaoletti

Consigliere comunale Lega Jesi – Salvini Premier e Provincia Ancona

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