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Cronaca

JESI Santiago Loccioni ha lasciato Torrette: «Ringrazio tutti»

Il 29enne di origine jesina continuerà la riabilitazione in Svizzera: «Ad Ancona personale straordinario, una seconda famiglia»

JESI, 26 maggio 2021Santiago Loccioni, il 29enne di origine jesina vittima di un grave incidente in Thailandia nell’estate scorsa, è uscito dall’ospedale regionale di Torrette e sta proseguendo la riabilitazione in Svizzera.

«Venerdì scorso ho lasciato le Marche – spiega -. A Torrette non potevo chiedere veramente nulla di meglio: tutto il personale è stato gentilissimo, una seconda famiglia con la quale ho trascorso anche Natale e Capodanno. Otto mesi che ricorderò con il sorriso».

All’Unità spinale del nosocomio regionale, Santiago è arrivato in condizioni difficili con il corpo completamente irrigidito ma il morale sempre alto che gli ha permesso di affrontare la degenza con serenità.

«Adesso uso un deambulatore e riesco a fare qualche metro: la riabilitazione dovrebbe aiutarmi a tornare a camminare in autonomia. Quando sono rientrato in Italia non muovevo quasi nulla, ora c’è ancora molto lavoro da fare ma siamo riusciti a sbloccare tanto».

Il pensiero va anche alla Thailandia, paese dal quale Santiago è riuscito a rientrare in Italia con non poche difficoltà dovute soprattutto alla pandemia: è stata la tenacia dei suoi familiari a riportarlo a casa.

«La Thailandia è un posto bellissimo, ci ho trascorso sei mesi, non consiglio l’esperienza ospedaliera – dice sorridendo – soprattutto perché è stato difficile relazionarsi. A Torrette ho conosciuto un altro mondo: mi hanno ridato la vita».

Santiago Loccioni in aereo al rientro dalla Thailandia

La decisione di tornare in Svizzera, Santiago è residente a Campione d’Italia, è legata agli affetti.

«La mia vita è qui dove vivono i miei fratelli, mia madre, gli amici. Era da tanto tempo che mancavo dalle Marche, sempre bellissime: ci tornerò in vacanza. Sono soddisfatto di come stanno andando le cose e per questo ringrazio tutto lo staff dell’Unità spinale di Torrette: sembrerà strano ma mi è dispiaciuto andare via».

Eleonora Dottori

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