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JESI SCHERMA INTEGRATA: DA DOMANI LE GARE AL PALATRICCOLI TRA SFILATA, CONVEGNI, RACCONTI

atleti eugif

Appuntamento con gli atleti in piazza delle Monnighette: parleranno delle loro storie di vita “oltre le barriere”. Ci sarà anche la campionessa di fioretto Bebe Vio

JESI, 6 settembre 2018Schermidori pronti all’affondo, venerdì e sabato si terranno le gare dei Giochi Europei della Scherma Integrata, Eugif.
PalaTriccoli aperto al pubblico a partire dalle 9 per assistere al torneo che vedrà atleti normodotati e disabili da tutta Europa sfidarsi divisi nelle tre armi – fioretto, spada e sciabola– insieme con la nazionale paralimpica italiana, senza distinzione di nazionalità, tutti in competizione alla pari.

Domani pomeriggio, poi, dalle ore 18, in piazza delle Monnighette ancora un momento emozionante con gli atleti che racconteranno le loro storie di vita “oltre le barriere”. Tra gli interventi spiccano quelli della campionessa di fioretto Bebe Vio, insieme alla delegata Fispes e madre di atleti con disabilità, Sabina Schiavoni, alla nuotatrice paralimpica Francesca Kosinska, al coach Romeo Iannone.

Mercoledì pomeriggio si è tenuto invece il seminario di approfondimento su sport ed economia. Turismo, risparmio sulla spesa sanitaria, servizi e prodotti, l’attività sportiva è una vera impresa che genera economia. Al tavolo dei relato, Patrizia Sopranzi, il ricercatore dell’Università politecnica delle Marche, Valerio Temperini, il presidente della Fondazione Cardinaletti, Andrea Cardinaletti, il responsabile dell’Udinese Calcio Academy, Maurizio Franzone, il presidente Esitur, Daniele Crognaletti, nell’incontro moderato dal project manager di Eurocube, Marco Cardinaletti.
Temperini ha invitato imprese e enti pubblici ad avere una “cultura del dato” per  poter stimare con precisione le ricadute economiche dello sport. Calzature e abbigliamento sportivo, carrozzine in fibra di carbonio, food, Sopranzi ha portato alcuni esempi di aziende innovative nate nelle Marche grazie alla leva dello Sport. Crognaletti ha raccontato l’esperienza dei suoi boot camp legati alla scherma, atletica e taekwondo: partiti con 10 iscritti, in 6 anni sono arrivati a 3.800 partecipanti, generando economia per il turismo locale.
La necessità di una mentalità imprenditoriale nella gestione dell’offerta sportiva è stata ricordata anche da Andrea Cardinaletti in un momento in cui allo «sport sono venute a mancare le risorse del mecenatismo o il potere politico». Fare impresa con lo sport, poi,  nell’esperienza dell’Udinese Calcio spiegata da Franzone. Un modello di business, dagli sponsor fino alle accademie per la scoperta dei giovani talenti, che vale il 22% dell’intero bilancio societario della squadra di Serie A.

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