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Cronaca

JESI Scipione, primario di cardiologia all’Urbani: «Sinergia con Fabriano vincente»

Da tre mesi a capo del reparto continua a lavorare sull’aritmologia interventistica anche all’ospedale “Profili”

JESI, 6 dicembre 2021 – E’ tutta una questione di cuore. Per il dottor Pietro Scipione, da tre mesi primario del reparto di cardiologia dell’ospedale “Carlo Urbani” di Jesi, professione fa rima con passione.

Dal 1 settembre Scipione ha assunto la responsabilità della cardiologia di Jesi ma, in accordo con la direzione, continua a lavorare per quanto riguarda l’aritmologia interventistica anche all’ospedale di Fabriano, dove ci sono elevata specializzazione e competenze d’eccellenza.

«La speranza è di mettere insieme le esperienza di Fabriano con quella di Jesi, così da attivare una sinergia forte».

«Si può crescere e migliorare insieme: una struttura di alta specialità e l’altra con un numero di pazienti molto rilevante. Le patologie legate al ritmo cardiaco – dice il medico – le fibrillazioni atriali, sono molto frequenti e non certo rare e nell’Area Vasta 2 dell’Asur non ci sono altre strutture che si occupano di questi interventi legati alle aritmie. Queste procedure sono raccomandate dalla società scientifica e qualificano il livello di cura offerto ai pazienti. A Fabriano abbiamo creato un’equipe con tutti professionisti, collaboratori medici e infermieristici veramente di livello eccellente che si sono messi al servizio della causa e sono orgoglioso del lavoro di tutto lo staff».


Pietro Scipione è nato a Formia, ha conseguito la laurea al Policlinico Gemelli, all’Università Cattolica nel 1989 e con il professor Attilio Maseri si è specializzato in cardiologia e medicina dello sport.

Dal 1994 è nelle Marche, prima al Lancisi e dal 2013 a Fabriano.

L’esperienza personale nella cardiologia interventistica è consolidata e al medico sono giunti gli attestati di stima di molti colleghi e pazienti.

«Per me la cardiologia è una grande passione: siamo specializzati nell’ablazione delle aritmie e nell’installazione di impianti di dispositivi sofisticati. Recentemente a Fabriano, tra i primi nelle Marche, abbiamo applicato ad alcuni pazienti pace maker senza fili. Mi sono anche dedicato alle aritmie degli sportivi: ci sono stati casi eclatanti di pazienti che hanno sofferto di aritmie anche gravi che grazie alle ablazioni e ai dispositivi sono stati restituiti all’attività sportiva».

Gianluca Fenucci

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