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Cronaca

Jesi “Scrinium”, quel sorriso di Luca alla vita

«Si è realizzato il sogno del nostro Luchetto», hanno detto mamma Morena e papà Mario Bernardi, alla presentazione del libro postumo

di Tiziana Fenucci

Jesi, 10 dicembre 2022 – E’ stata la celebrazione dei ricordi e la realizzazione di un sogno, l’evento di presentazione di Scrinium, il libro postumo di Luca Bernardi, svoltasi mercoledì pomeriggio presso il Teatro il Piccolo di San Giuseppe.

Lo hanno ricordato in tanti, tra gli ospiti che sono intervenuti a parlare di lui, i rappresentanti dell’Amministrazione comunale, tra cui gli assessori Samuele Animali e Luca Brecciaroli, e gli esponenti della precedente Amministrazione, da cui Luca aveva ricevuto il riconoscimento della civica benemerenza, i rappresentanti dell’Asp Ambito 9 e poi i tanti amici e familiari presenti in sala.

Voglia di vivere e passione per la vita, era questo il tratto distintivo di Luca Bernardi, per il quale tutti lo hanno ricordato durante la serata. Singolare che questo attaccamento alla vita venga proprio da chi, costretto a letto dall’età di 13 anni, di vita reale poteva viverne davvero poca. Ma solo in apparenza.

«Fin da piccolo Luca ha mostrato una curiosità forte e viva per tutto ciò che lo circondava – ha raccontato suo cugino, don Federico Rango, nel rammentare i giochi che facevano insieme da bambini e le corse sulla carriola del nonno –, nella sua vita ha saputo riempirsi di passioni, la stessa passione per la storia che lo ha portato alle ricerche storiografiche era un’attività che abbiamo coltivato anche in famiglia. Non ha mai voluto fare della sua malattia una questione di fede. Ma semplicemente ha accettato di vivere sino in fondo la sua condizione, voleva stare nella vita così come gli si presentava. Una spiritualità dotata di profonda umanità. A chi gli stava attorno Luca ha insegnato che ogni aspetto della vita è sacro, anche il dolore. Vivete, sorridete alla vita, era il suo motto».

Dante Ricci e Vittorio Graziosi

Stralci del libro hanno preso vita grazie alla lettura di Dante Ricci, accompagnato alla chitarra dal musicista e tenore Giovanni Brecciaroli. Ha voluto ricordarlo così, portando la platea nel vivo degli episodi del romanzo e citando il motto con cui sostenevano le sue battaglie #iostoconluca.

La presentazione di Scrinium condotta dallo scrittore Vittorio Graziosi, è stata l’occasione per tirare fuori i ricordi vivi del ragazzo da parte di chi gli è stato accanto e lo ha amato nei 35 anni della sua inesauribile voglia di vita. A ricordare tanti aneddoti dell’età adulta, Daniele Zenobi, educatore della Coos Marche, suo collaboratore quotidiano, confidente e amico, che ha visto nascere e crescere anche la stesura di Scrinium.

«Luca non ha subito dalla vita ciò che incattivisce e rende grigi – ha detto Daniele Zenobi – è rimasto bianco come le lenzuola su cui poggiava il suo corpo, ma al tempo stesso si era circondato di colori, presenti nella sua camera, colori che portava anche nella vita di chi gli stava intorno, aveva la dote di togliere via il grigio dalle persone. In pochi lo sanno ma nella cucina di Mauro Uliassi, che ha cucinato molte volte per Luca e per i suoi familiari, c’era una webcam collegata con la stanza di Luca. E quando tra lo staff si alzavano i toni o c’era troppa frenesia, Mauro bloccava tutti e si collegavano con Luca, lui sapeva ascoltarli e risolvere i problemi, dopodiché la cucina ripartiva».

Luca Bernardi

«Nella stesura di Scrinium Luca voleva dar corpo al suo amore per il mondo e per la sua storia, passione che lo ha spinto a numerose ricerche storiografiche sulla città e sui luoghi circostanti, i cui dati sono presenti anche nel libro. Storia e memoria delle culture europee era il corso di laurea che aveva scelto di frequentare on line, gli mancavano pochi esami per concluderla – racconta Daniele –e il giorno degli esami era tremendo per noi educatori! Nessuno voleva assisterlo da quanto eravamo in ansia, per fortuna bastava una sua battuta per tranquillizzare tutti».

«La sua precisione nelle attività di ricerca telematica hanno portato la professoressa Francesca Bartolucci dell’università di Macerata a coinvolgerlo nello staff della rivista FraRe che studiava gli insediamenti francescani nelle Marche. Così come si è occupato di una ricerca su Jesi nel XIII secolo e su Federico II».

Una persona profondamente innamorata della sua città che proprio per questo amore è stata premiata con la civica benemerenza.

I travestimenti di Luca

A descrivere i tratti distintivi del romanzo, lo scrittore Vittorio Graziosi che ne ha curato la revisione, l’editing.

«Un racconto dai toni avventurosi con delle incursioni fantasy, che parte dalle ricerche del suo alter ego, Luca Pelago, sulla torre della guardia, un’antica torre di Jesi, da cui emerge un importante lavoro di ricerca storiografica da parte dell’autore. Altrettanto evidente è nel racconto il suo amore per la cucina e le ricette della tradizione che lo porta a descriverle con dovizia di particolari. Ricette con cui celebra i ricordi di bambino, quando si muoveva intorno al tavolo mentre osservava con attenzione le mosse dei nonni e dei bisnonni durante la preparazione dei cibi».

Il maestro Gaetano Ricci ha curato le immagini del libro, compresa la copertina, realizzando una serie di acquerelli, ispirati al contenuto del racconto.

«Immagini sospese sul bianco della carta – così li ha definiti -. Ho viaggiato con Luca sulle righe del suo romanzo, non volevo realizzare immagini descrittive ma mi sono ispirato a poesie visive il cui ritmo è dettato dalla musicalità. L’armonia della musica che Luca amava tanto, e che sono il richiamo a stati d’animo».

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La pubblicazione del libro è stata realizzata con il contributo del Rotary Club di Jesi e del Lions Club di Jesi. I proventi della vendita saranno devoluti ad associazioni assistenziali e di volontariato.

A concludere non potevano mancare i ringraziamenti degli ospiti.

«Una serata di ricordi con cui possiamo scegliere di tenere viva la presenza di Luca dentro di noi», ha detto Vittorio Graziosi, al quale si sono aggiunte le parole emozionate e commosse dei genitori di Luca, Mario collegato da casa, e Morena presente in sala.

«Ringraziamo chi ci ha aiutato a realizzare il sogno di Luca, la pubblicazione di questo libro. Grazie a tutti per esserci stati vicino e per aver dedicato un pensiero al nostro Luchetto».

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