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Cronaca

JESI Scritte razziste contro il titolare del ristorante Colle Paradiso

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Due episodi che hanno preoccupato Ali Mustafa, di origine giordana, dal 1989 a Jesi e cittadino italiano

JESI, 17 luglio 2020 – «Sono stato avvisato dalla Polizia Locale per telefono, qualcuno aveva imbrattato con scritte offensive, razziste, il cartello che pubblicizza la mia attività esposto sulla rete di recinzione del campo sportivo – in qualità di sponsor della Jesina Calcio – di via del Burrone. E gli agenti avevano provveduto a toglierlo. Sta ancora lì, negli uffici del Comando».

Ali Mustafa davanti al ristorante pizzeria Colle Paradiso

Preoccupato ma anche stupito e amareggiato Ali Mustafa titolare del Ristorante Pizzeria Colle Paradiso, soprattutto perché non è stato l’unico episodio.

«La prima volta lo scorso martedì 7 luglio e qualche giorno dopo, il sabato mattina successivo, mi sono recato dalla Municipale. Pensavo a una ragazzata e tutto è finito lì. Ma è successo ancora, proprio tre giorni fa, martedì pomeriggio. Stessa scritta, in blu, stavolta sul cartello apposto presso il mio ristorante pizzeria». Una considerazione ingiuriosa nei confronti degli arabi.

«Stavolta non credo più a una bravata, anche perchè l’autore o gli autori sono venuti proprio a casa mia, nei locali dove c’è anche la mia famiglia. Ad accorgersene è stato un vicino che abita presso il locale, io ero uscito per fare la spesa, nel pomeriggio verso le 14, e sono sicuro che non c’era nulla. Al rientro, circa tre ore dopo, sono stato avvisato di come era stato imbrattato il cartello posto all’inizio della stradina che da via Colle Paradiso conduce al locale».

Ali Mustafa è in Italia dal 1987 e due anni dopo è venuto a Jesi. Ha acquisito la nazionalità italiana, coniugato, e ha tre figli, una ragazza di 22 anni che studia medicina a Perugia e due bambini di 5 e 8 anni. Il fratello Ibrahim gestisce un altro locale, in via XXIV Maggio, il Dejavu.

«Non me lo aspettavo, siamo perfettamente integrati, abbiamo tanti amici e tanti clienti, siamo in buoni rapporti con tutti. Ma a questo punto mi cautelerò nelle sedi opportune».

(p.n.)

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