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JESI SERATA VIP: LA DUCHESSA URSULA D’URSEL AL PERGOLESI PER “LE METAMORFOSI DI PASQUALE”

JESI, 23 settembre 2018 – È andata in scena ieri sera al Teatro Pergolesi, subito dopo la Tombola di San Settimio, Le metamorfosi di Pasquale o sia Tutto è illusione nel mondo, farsa giocosa per musica in un atto, musicata da Gaspare Spontini e scritta nel 1802 per il teatro Moisè a Venezia.

Minuti interminabili di applausi per i cantanti che hanno svolto un lavoro davvero importante come sottolineato dal direttore d’orchestra Giuseppe Montesano durante la conferenza stampa di presentazione.

Tra il pubblico, in prima fila, era presente la proprietaria del manoscritto spontiniano ritrovato in Belgio nella bibliotea del castello D’Ursel – , duchessa Ursula D’Ursel con i rappresentanti della Provincia di Anversa e del Centro Studi per la Musica Fiamminga.

Presenti, tra gli altri, Lucia Chiatti della Fondazione Pergolesi Spontini, il sindaco Massimo Bacci, l’assessore alla cultura Luca Butini, Vincenzo De Vivo, Marcel De Cock, Jan De Wilde, il sindaco di Maiolati Spontini, Umberto Domizioli.

 

Confrontando questa partitura con quelle delle precedenti opere si ritrova uno Spontini più maturo, più asciutto con una tendenza a limitare le eccessive ripetizioni delle stesse frasi musicali.
In quest’opera si nota anche una maggiore attenzione alla stesura musicale, un ampio respiro e pause ritmiche che lasciano allo spettatore il tempo di osservare e capire la trama e le varie sfaccettature dei vari personaggi.

Nel nuovo allestimento, la farsa di Giuseppe Maria Foppa è ambientata in un cafè chantant. L’intreccio della vicenda è imperniato sulla figura di Pasquale, maldestro avventuriero che tornando al villaggio natale dopo anni di viaggi in cerca di fortuna, addormentatosi sotto un albero, si risveglia nei panni di un marchese, con tanto di servo, Frontino, a sua disposizione.
Pasquale, lungi dal sospettare un imbroglio o magari uno scherzo, e anzi scorgendo in questa fortunata circostanza un segno del destino tenterà di approfittarne dapprima per rifocillarsi a sbafo e poi per riconquistare il cuore di Lisetta, un tempo sua promessa sposa, ma poi da lui abbandonata e ora in procinto di convolare a nozze proprio con Frontino.
In realtà questa situazione è stata creata deliberatamente da Frontino stesso per consentire al vero marchese di evitare guai con la giustizia e di aver così modo di riuscire a ottenere la mano di Costanza, figlia del barone. Una volta raggiunto questo scopo, viene a cadere da parte del marchese la necessità di mantenere in vita l’equivoco: Pasquale viene così riportato bruscamente alla sua vera identità e assiste al doppio matrimonio che sancisce a un medesimo tempo l’addio sia ai suoi sogni di grandezza che ai suoi sogni d’amore.

Nel cast sette spettacolari interpreti: Carlo Feola nel ruolo del barone, Michela Antenucci in quello di Costanza, Daniele Adriani nel doppio ruolo di cavaliere e sergente, Carolina Lippo in quello di Lisetta, Antonio Garés, il marchese, Davide Bartolucci nel ruolo di Frontino e Baurzhan Anderzhanov in quello di Pasquale.

Rappresentata per la prima volta il 16 gennaio del 1802 a Venezia al Teatro Giustiniani in San Moisè, Le metamorfosi di Pasquale o sia Tutto è illusione nel mondo è l’ultima opera composta da Spontini per le scene dei teatri italiani. L’opera fu accolta tiepidamente e scomparve dal cartellone. Dopo questa parziale delusione, il ventisettenne Spontini, ritenendo di non avere più sufficienti stimoli per continuare la sua attività nei teatri della penisola che egli aveva battuto in lungo e in largo in sei anni di frenetica attività, da Roma a Firenze, da Palermo a Napoli fino a Venezia, decise di tentare la sua fortuna Oltralpe e l’anno seguente cominciò a Parigi una nuova carriera che lo avrebbe portato in pochi anni a conquistare, con opere come La Vestale (1807) e Fernand Cortez (1809), un successo senza precedenti e a diventare una figura di spicco nel panorama internazionale.

(c.ade.)

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