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Cronaca

JESI Si è spento Elvio Cittadini, il Maestro del taglio di capelli

Oggi nella sua abitazione, aveva insegnato la professione a tanti barbieri

JESI, 30 aprile 2020 – L’arte del taglio dei capelli ha perso oggi uno dei suoi grandi maestri, Elvio Cittadini scomparso all’età di 73 anni, intorno alle 14, nella sua abitazione di via Mura Occidentali.

Il Maestro, come infatti era soprannominato, era conosciutissimo in città per la sua professione e tra le sue mani d’oro quante capigliature sono passate al ticchettio della forbice che sembrava danzare nell’aria. Un maestro, anche di eleganza, per generazioni di barbieri – aveva vinto pure un campionato italiano di taglio – che si sono formati sotto di lui e che oggi lo ricordano commossi.

Ma non solo uomini, Elvio Cittadini, infatti, aveva insegnato il mestiere anche alla prima donna barbiere jesina, Maria Pia Federici, nei primi anni Settanta, lei che aveva intrapreso la professione nel suo primo salone di Viale Trieste.

Elvio Cittadini

«Oltre ad essere stato una persona eccezionale – ricorda commossa Maria Pia, della quale Elvio era stato testimone di nozze – è stato un amico, avevamo un bel rapporto. Lui ha fatto sempre del bene, insegnando a tanti ragazzi che poi aprivano i loro saloni».

Il primo in Viale Trieste – dopo essersi formato anche lui a bottega sin da giovanissimo – di fronte all’omonimo bar, poi in via XXIV Maggio, quindi insieme alla figlia Sara l’apertura in via Mazzini, presso il centro commerciale del Torrione, dove era rimasto in attività sino a qualche anno fa.

Tra i suoi affezionati clienti anche Roberto Mancini, che non mancava mai di andarsi a fare un taglio da lui quando ritornava a Jesi. E all’attuale ct della nazionale di calcio, il Maestro aveva sistemato i capelli in occasione del matrimonio, recandosi a Genova.

Tifosissimo della Jesina ma anche appassionato di tennis, sia giocato – sui campi del Circolo Cittadino, del quale era un ex socio – che come spettacolo sportivo da ammirare, tanto che in molte occasioni aveva assistito agli Internazionali d’Italia a Roma.

Lascia la moglie Daniela e le tre figlie Benedetta,  Serena, insegnanti entrambe alle scuole secondarie di primo grado, e Sara, che ha intrapreso la stessa professione del padre.

Funerali previsti, in forma strettamente privata viste le disposizioni sanitarie vigenti, sabato mattina alle 10.30. Sepoltura a Monsano.

«Addio Maestro dei Maestri, di stile e di vita». Il saluto di un collega, Graziano Figaro Fabrizi.

Pino Nardella

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