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Cronaca

Jesi Siccità, giardini senza fontanella: «Ne servirebbe una col rubinetto»

Da decenni dissetava non solo chi nel verde ci passava qualche momento, soprattutto nei mesi estivi, ma anche chi era di passaggio: la richiesta di un nonno che spesso in quel parco vi accompagna i nipotini

Jesi, 27 luglio 2022 Caldo e siccità, e ordinanze sindacali che cercano in qualche modo di fare da tappo allo spreco d’acqua.

La nostra città, come noto, non fa eccezione e ha chiuso anche lei i rubinetti invitando a un corretto e razionale uso dell’acqua.

Fontane che non zampillano più, vasche vuote – con relativo trasloco di pesciolini rossi – a meno che non siano a riciclo, come quella delle leonesse e dell’obelisco in Piazza della Repubblica.

E anche i giardini pubblici di Viale Cavallotti si son dovuti arrendere all’evidenza di una situazione emergenziale.

Riarsa pure la fontanella a dispersione che da decenni dissetava non solo chi nel verde ci passava qualche momento, soprattutto in questi mesi estivi infernali, ma anche chi era di passaggio, quasi una fermata obbligatoria per dissetarsi di acqua fresca da quei cinque beccucci in perpetua attività e perennemente frequentati dai bambini. Un simbolo di ristoro irrinunciabile, specialmente quando il calore opprime e l’umidità soffoca.

Per ora non si può più, ed è un vero peccato. Una situazione che in molti hanno digerito a malincuore. Certo, c’è lo chalet, alla bisogna, ma non è la stessa cosa. E un’altra fontanella, ci segnalano, non a dispersione, è presente nelle parte che dà verso via Staffolo.

E a farsi interprete di una esigenza che va maturando, è stato proprio un nonno in servizio permanente effettivo, come sanno fare solo i nonni e le nonne, con i nipotini da accompagnare a liberare un po’ di energie nei parchi.

Ci ha scritto, questo nonno che si chiama Giuseppe, spiegando che si reca spesso «con i nipotini ai giardini pubblici, sono d’accordo che per la carenza di acqua siano state chiuse le fontanelle ma sarebbe altrettanto utile istallare una fontanella con rubinetto che all’occorrenza si possa prelevare un po’ d’acqua per bere o per pulire i bambini dopo aver mangiato un gelato o per pulire le ginocchia dopo una caduta».

Non sarà semplicissimo esaudire la sua richiesta a stretto giro, ma il problema resta, considerato che le mutazioni climatiche ci stanno regalando queste situazioni e il futuro non ne sarà esente.

Quindi, se non potremo più permetterci il lusso della fontanella a getto continuo sarebbe il caso di pensare a come sostituirla.

E un’idea, secondo alcuni, potrebbe essere quella di chiuderla di notte e farla funzionare in quelle ore del giorno quando l’affluenza al parco è maggiore

(p.n.)

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