Opinioni
JESI Silvia Gregori: «Situazione critica alla Casa di riposo»
15 Luglio 2020
«Fasce orarie scoperte: i tagli al bilancio non giustificano la riduzione dell’assistenza»
JESI, 15 luglio 2020 – Una situazione a dir poco critica quella che interessa ancora una volta la Casa di riposo di Jesi in via Gramsci e purtroppo a farne le spese sono sempre gli ospiti.
Gli ospiti della struttura sono scesi negli ultimi mesi da 116 unità a 103 per via dei decessi e in conseguenza di ciò la Direzione della struttura ha provveduto a una sensibile riduzione delle ore di servizio di competenza delle infermiere presenti, lasciando fasce orarie scoperte come, ad esempio, quella delle 21.30 – 23.30 della serale e quella delle 14.00 – 15.30 del pomeriggio. Tale taglio ha interessato anche il nucleo 2 dove le persone sono immobilizzate da condizioni di salute gravi quali l’Alzheimer e altre patologie degenerative; va da sé che le Oss di turno non possono sopperire a questa mancanza in termini quantitativi né di assistenza specializzata.
La scelta assunta dalla Direzione della Casa di riposo ha letteralmente preso alla sprovvista la Cooperativa Kursana lunga vita srl, subentrata da poco alla Cooss Marche, costringendo la stessa ad adeguarsi alla nuove direttive.
Tutto questo quando i familiari degli ospiti presenti continuano a pagare mensilmente la stessa rata per un servizio pieno e senza essere messi correttamente a conoscenza di tali decisioni prese, con conseguenze organizzative che di certo non agevolano la vita degli ospiti presenti.
In qualità di consigliere comunale, invito la Direzione a dirottare i tagli su altre spese se vi è necessità di bilancio, lasciando intatti i servizi fin qui erogati e continuando a salvaguardare i diritti dei lavoratori e delle persone più deboli.
In questo momento di grande confusione, dovuto all’avvicendamento della nuova cooperativa, era doveroso scongiurare ogni ipotesi di riduzione di orario del personale sanitario; inutile aggiungere che da familiare interessata mi sento profondamente preoccupata per l’ipotesi che possa accadere qualcosa negli orari sguarniti e che non vi sia personale adeguato a vigilare su eventuali emergenze per prestare la necessaria assistenza del caso.
Questa omessa comunicazione alle famiglie, inoltre, si aggiunge ad altre già registrate in passato che relegano le famiglie interessate ad un ruolo da spettatore passivo particolarmente penoso e soprattutto penalizzante.
Silvia Gregori
Consigliere comunale Forza Italia Jesi
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