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Cronaca

JESI SISMA, LESIONATA UNA PARTE DEL CAMPANILE DELLA CHIESA DI SANTA MARIA NUOVA

JESI, 30 ottobre 2016 – “Che botta!” È stato questo il primo commento della gente pochi istanti dopo le 7,41 di oggi, quando in città si è verificata la forte scossa di magnitudo 6,5. Attimi di panico nelle famiglie, momenti di paura per chi si era appena alzato dal letto in una giornata che faceva presagire bel tempo. Il sisma di questa mattina ha immediatamente tarato la funzionalità del piano di soccorso cittadino; alcuni, infatti, poco dopo le sette e tre quarti si sono recati al Palatriccoli, uno dei luoghi (per di più coperto) indicato come area di primo soccorso. Superata la paura la maggior parte della popolazioni ha ripreso la quotidianità, pur prestando orecchio ad eventuali notizie radio e soprattutto confidando sulla personale sensibilità di avvertimento delle scosse. Scosse che hanno lasciato alcuni segni come il crollo di parte del soffitto della chiesa di San Giuseppe o il crollo di parte del campanile delle chiese di Monsano e Santa Maria Nuova (nella foto). La chiesetta di campagna di Tabano è rimasta chiusa per precauzione e la Messa festiva è stata celebrata all’esterno; stessa situazione nella Parrocchia della Regina della Pace (sopra la casa di riposo) dove il rito religioso delle ore 11 si è celebrato sotto il tiepido sole di questa bella giornata d’autunno.   Sono le chiese gli immobili più colpiti dall’evento sismico, vuoi per la loro vetustà, così come per l’aspetto architettonico. Ecco allora che parlando questa mattina con il Vescovo, Monsignor Gerardo Rocconi, è uscito un primo elenco di luoghi sacri danneggiati: dalla chiesa di S. Maria Fuori Monsano, a quelle già transennate di Cupramontana e Monteroberto, la chiesa di S. Marco a Castelbellino ed altre ancora nella diocesi.

Tra i danni di questo terremoto (purtroppo non saranno gli ultimi) dobbiamo aggiungere quelli provocati nella casa di Riposo Gaspare Spontini e Maiolati dove una trentina di degenti sono stati trasferiti nella vicina Casa Paolo VI, alle porte del paese. Un trasferimento fortunatamente senza incidenti e con pochi problemi grazie alla disponibilità di carrozzelle a bordo della quali gli anziani hanno potuto raggiungere la nuova destinazione.

Da segnalare, infine, che fin dalle prime ore della giornata (in pratica poco dopo la scossa delle ore 7,41) si è attivato il COM (Centro operativo comunale), che però non ha dovuto adottare alcun provvedimento. Questo fino all’ora di pranzo.

(s.b.)

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