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JESI SOLIDARIETÀ E UNIONE: IL FEMMINISMO SECONDO MARIE MOÏSE

Moise Casa delle donne

Gli incontri a Palazzo dei Convegni nell’ambito della mostra “Alza il triangolo al cielo” sui 50 anni del femminismo

JESI, 23 novembre 2019 – Una riflessione a tutto tondo quella della giovane attivista Marie Moïse ospite ieri sera a Palazzo dei Convegni nell’ambito della mostra “Alza il triangolo al cielo” sui 50 anni del femminismo. Dottoranda in filosofia politica all’Università di Padova e Tolosa II, redattrice del periodico Jacobin Italia, si è confrontata con Rossana Montecchiani e Paola Moreschi della Casa delle Donne.

Moise Casa delle donne

Emanuela Bartolini (Spaziostello), Marie Moïse, Paola Moreschi e Rossana Montecchiani

La visione di Marie Moïse, madre italiana e padre thaitiano, offre «un approccio ai problemi basato sull’intersezione di genere, razza e classe» che prende spunto da “Donne, razza e classe” di Angela Davis. Non c’è femminismo se qualcuna rimane indietro perchè «ha un colore della pelle diverso, se è povera o vittima delle disfunzioni della società capitalista contemporanea» ha detto, mettendo al centro della sua proposta politica «i bisogni e i desideri di tutte le differenti soggettività».

Un’operazione sociale e politica che parte dal basso: «Il prendersi cura dell’altro, come avviene nei centri antiviolenza, è una risposta alla crisi culturale, economica, sociale, politica e ambientale».

Partire dal piccolo ma guardare in grande: Marie Moïse ha portato un cesto contenente prodotti realizzati da donne vittime di abusi, violenza, donne povere e marginalizzate.

«Il cambiamento concreto della vita delle donne può essere sostenuto anche attraverso la solidarietà reciproca che ci permette di lottare e non sentirci sole: solo insieme possiamo liberarci dalla violenza che opprime le donne».

Moise Casa delle donneLa Casa delle donne in occasione dei Mercatini della Consulta delle Pace, che tradizionalmente si terranno a Palazzo dei Convegni dal  5 all’8 dicembre, venderà queste ceste il sui ricavato è destinato a scopi benefici.

Alle autoproduzioni alimentari delle Cuoche Combattenti di Palermo, nate per combattere la violenza domestica, alla Vodka Kollontal per la nascita di un caffè letterario gestito da donne e persone Lgbt a Bari, e alla borsa della sartoria Lucha Y Siesta, spazio autogestito romano per le donne vittime di abusi che rischia la chiusura, si aggiungerà un calendario realizzato dalla Casa delle donne di Jesi per sostenere attività e progetti.

 

 

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Gli incontri a Palazzo dei Convegni proseguono stasera, ore 17.30 con Marina Toschi e Loredana Galano su “Aborto sicuro”. Domenica 24 novembre saranno ospiti Patrizia Caporossi  e Francesca Bartolacci per parlare di “L’Udi tra femminismo e neofemminismi” unitamente alle realtà femministe del territorio. Chiuderà la mostra il 25 novembre, alle 17.30, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: l’appuntamento con la scrittrice Sandra Petrignani che parlerà di “Lessico femminile” insieme a Selena Morici della rete “Le ragazze sono in giro”.

Eleonora Dottori

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