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Cronaca

JESI SOSTEGNO PICCOLE IMPRESE, ALLE TANTE PAROLE DELLA POLITICA NON SEGUONO I FATTI

JESI, 6 agosto 2015 – Si fa un gran parlare del rilancio dell’economia, del sostegno alle imprese impegnate nella ripresa produttiva ed occupazionale, ma a questi argomenti si scontrano con le realtà del territorio e con i comportamenti degli enti periferici. Per spiegarmi prendo a prestito una nota emessa da Massimiliano Lucaboni. Scrive il Presidente del Gruppo aiuto e solidarietà (G.A.eS.): “Già le Marche sono in fondo alla classifica per quanto concerne il credito che dalle banche viene concesso al piccolo imprenditore o all’artigiano, insomma a coloro che da sempre rappresentano il tessuto vivo della nostra economia. Oggi – rileva Lucaboni – a questo si aggiunge l’assurda delibera regionale che riduce i fondi a disposizione per i confidi; gli stessi Confidi che grazie alla loro azione suppliscono agli istituti di credito che non erogano ai soggetti sopra citati”. Di fronte ad una situazione del genere, che penalizza enormemente le piccole imprese, vale a dire quelle realtà produttive ed economiche sulle quali si basa l’economia della Vallesina e della Regione, Lucaboni si fa portavoce di queste categorie chiedendo a gran voce di “retrocedere da questa iniziativa e continuare a dare ossigeno al fondo” dei confidi. Ma l’intervento del Presidente del G.A. eS. non si limita a chiedere, anzi, suggerisce anche i comparti dove tagliare le spese; “sprechi dove poter tagliare che vanno dagli incarichi alle trasferte a tutta una serie di evidenti uscite extra che possono essere eliminate”. Insomma, strade per ripristinare quei necessari fondi ci sarebbero, quello che manca, pare di capire, è la volontà di agire a favore delle categorie penalizzate che così vedono tagliarsi anche le speranza per una ripresa necessaria all’intero territorio.
(Sedulio Brazzini)

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