Attualità
JESI Spostamento fontana: la via migliore è il referendum
5 Novembre 2020
L’Amministrazione sia aperta alla richiesta, il rischio che non venga accolto il suo orientamento va messo comunque alla prova in nome della partecipazione
JESI, 5 novembre 2020 – Di fronte alla proposta di riportare il monumento dei leoni in piazza della Repubblica, due gruppi di opposizione del Consiglio comunale (Pd e Jesi in Comune, ndr) hanno chiesto un referendum: siano i cittadini a dire l’ultima parola.
La proposta è scaturita, soprattutto, in base alle rilevanti differenze che già si sono registrate, sia nelle considerazioni generali sia nelle conclusioni, da parte di molti. In particolare l’opposizione non ha gradito la pubblicità promossa dall’Amministrazione, quasi che sia già avvenuta la decisione definitiva di spostare effettivamente il monumento.
Per coerenza – ho partecipato nel passato alla proposta di promuovere un referendum in vista dello spostamento del monumento di Pergolesi – e per convinzione, sono anch’io del parere che si debba procedere con un referendum in quanto il tema è rilevante e trasforma profondamente l’aspetto delle due piazze principali del centro storico.
Quindi un atto di quelli che “sconvolgono” gli elementi urbanistici, storici, architettonici ed estetici della città.
Certo, se per ottenere il referendum l’Amministrazione – che è contraria – impegna le procedure previste dal regolamento, naturalmente tutto va all’aria perché i tempi non ci sono. Se invece il Sindaco, prendendo atto dell’importanza del problema, fa in modo che il Consiglio comunale autorizzi subito la realizzazione del referendum, allora i tempi sono sufficienti perché verrebbero meno tante lungaggini burocratiche.
Rimango pienamente convinto che l’occasione offerta da Morosetti non vada perduta, ma dia effettivamente la possibilità di realizzare un auspicio presente nella cittadinanza da almeno mezzo secolo.
Questo però non vuol dire non accettare la proposta del referendum per il rischio che il desiderio di molti e più ancora – almeno mi sembra – dell’Amministrazione comunale, possa essere messo in discussione e, magari, possa essere respinto.
L’Amministrazione deve sapersi dimostrare del tutto aperta alla richiesta perché trattasi di una richiesta altamente democratica, perché il rischio che non venga accolto il suo orientamento va messo alla prova in nome della partecipazione verso un così importante problema. L’unica cosa necessaria è quella di non perdere tempo, ma trovare le vie più rapide e collaborative anche con l’opposizione perché gli jesini dicano la loro. Un metodo che farebbe onore all’Amministrazione e lascerebbe tutti soddisfatti, qualunque sia il risultato del referendum.
Nota finale. È di questi ultimi giorni l’impressione che il Sindaco si lasci andare verso l’attuazione del trasferimento condizionato soprattutto dall’avanzo finanziario rispetto alle spese necessarie per il semplice spostamento dei leoni. Al punto, magari, di pensare a spese non più legate soltanto alla sistemazione della piazza e del Corso, ma a spese del tutto estranee all’oggetto. Spese che, per quanto nobili, non sono da tener presenti in questa sede.
Vittorio Massaccesi
(da Voce della Vallesina)
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