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JESI Fontana dei leoni, M5S: «I “monumenti erranti” di Bacci»

Foto di Claudia Lancioni

Claudia Lancioni: «La storia del ritorno in piazza sembra dimostrare quale sia la sua vera “luce guida”: non i cittadini, non un programma amministrativo, non una idea di città ma il “vil danaro”»

JESI, 24 ottobre, 2020 – La storia del “ritorno in piazza” della Fontana dei Leoni su cui  il Sindaco Bacci vuol costringere i cittadini a discutere (magari tutta ‘sta manfrina l’avessero fatta sul biodigestore!) sembra dimostrare quale sia ultimamente la sua vera “luce guida”. Non i cittadini, non un programma amministrativo, non una idea di città e di urbanistica ma … il “vil danaro” per pagare il “suo” restyle.

Esattamente come la vicenda dell’estinzione dei parcheggi gratuiti attorno al centro ci aveva fatto venire il dubbio che determinate scelte sembrassero più mosse dal bisogno impellente di dover “trovare i soldi” per il mutuo (2,5 milioni di  euro) che il Sindaco ha fatto contrarre alla Città ed ai suoi concittadini per pagare i lavori di restyle di Corso Matteotti, anche questa solleva medesime (ed ulteriori) perplessità.

Piazza Federico II con la fontana delle leonesse e l’obelisco

Peraltro lo stesso Sindaco sembra voler fugare via ogni dubbio sulla questione: lo scorso 9 ottobre, intervistato da un quotidiano online locale, sostiene che  «Peraltro la somma necessaria allo spostamento è di molto inferiore ai due milioni del lascito testamentario di Cassio Morosetti. Ci sarebbe dunque la possibilità di impiegare il restante per la riqualificazione dell’intera Piazza della Repubblica». Quindi anche se potremmo considerare chiuso il discorso sulle “reali” motivazioni del contendere .. sulla questione si aprono però tutta una serie di considerazioni che potremmo declinare in diverse questioni.

La principale, quella meramente politica: ma esiste una Amministrazione eletta in questa città, con un progetto anche per lo sviluppo urbanistico ed una idea di futuro .. o l’opportunità di realizzare certe opere dipende semplicemente dal fatto di “disporre di soldi”? Volendo generalizzare la situazione dal fatto specifico ci troviamo di fronte ad un personaggio (sul quale l’Amministrazione  avvia una operazione mediatica ad hoc) che lascia dei soldi alla città, per vedere realizzato un suo “progetto nostalgico” – dettandone anche le tempistiche – dietro un “ricatto”: o l’opera o la beneficenza. A parte il “dubbio” sulla opportunità o meno del “sottostare al ricatto”, determinate scelte dovrebbero essere proprie della politica, di un programma elettorale e di una Amministrazione degna di questo nome eletta in rappresentanza dei cittadininon di un privato cittadino nostalgico dei “bei tempi andati”.

Progetto restyle Piazza della Repubblica

In seconda battuta, l’operazione mediatica ed il coinvolgimento della cittadinanza: «Prima la campagna di informazione, poi eventualmente lo spostamento della fontana dei Leoni». Questa è l’intenzione della Giunta Bacci «per permettere ai cittadini di meglio conoscere la figura e l’opera del celebre umorista e vignettista, nonché la storia del monumento».

Una operazione fatta di incontri, di banchetti con la storia della fontana e dello spostamento e di vedremo cos’altro. Considerando che Sindaco e Giunta non hanno mai brillato per coinvolgimento della popolazione anche in questioni ben più importanti per il futuro della Città e dei cittadini (come il biodigestore o, come dicevamo, nella questione “parcheggi blu”), queste “celebrazioni postume” del donatore sembrano avere come unico obiettivo, il convincere gli jesini della “bontà” delle sue ultime volontà.

Ci sono poi le evidenti contraddizioni di Sindaco ed Amministrazione: il progetto di restyle così pervicacemente voluto dal Sindaco Bacci anche a costo di indebitare la città con un bel mutuo, anche se realizzato in diverse tranche è un grande unico progetto che include Piazza Pergolesi, Corso Matteotti e, per l’appunto, proprio Piazza della Repubblica. Ricordate quando al tempo del restyle di Piazza Pergolesi l’Amministrazione rispondeva, a chi chiedeva di non spostare il monumento, che i progetti non si potevano cambiare? Ora gli stessi che non hanno voluto cambiare il progetto di Piazza Pergolesi vorrebbero introdurre un oggetto esterno ed estraneo al nuovo progetto di Piazza della Repubblica? Un doppiopesismo non indifferente che se si volesse essere coerenti, se non altro con se stessi, basterebbe già da solo per chiudere il discorso al di là di ogni “valutazione tecnica” o campagna mediatica.

Per concludere, a proposito del “progetto” previsto per Piazza della Repubblica, a questo punto vale anche la pena iniziare a riflettere nel merito. Infatti oltre alle questioni suddette si potrebbe anche aggiungere una questione puramente architettonica. Probabilmente non lo sanno in molti, dato che Sindaco e Giunta non hanno dedicato tanto tempo a “pubblicizzare” l’opera complessiva presso la cittadinanza (a proposito di “coinvolgere la cittadinanza” solo quando fa comodo). Il progetto per Piazza della Repubblica ricalca pedissequamente nella struttura quello di Piazza Pergolesi: una parte centrale quadrata in piano, uno scivolo a destra e a sinistra ed un “gradone” che fungerà anche da seduta nella parte adiacente al Teatro. La seguente immagine è, per chiarezza, un rendering estratto dal progetto approvato in Giunta ed in fase di realizzazione.  La Fontana dei Leoni, nella sua posizione originale prima dello spostamento del ’49, era posizionata in quello che potremmo chiamare il “centro geometrico” della Piazza, ovvero lungo l’immaginaria retta che collega via Cavour all’ingresso del Teatro Pergolesi.

Piazza della Repubblica

Calare la Fontana dei Leoni nel “vecchio posizionamento” all’interno del “nuovo progetto varierebbe completamente le geometrie dello stesso. D’altro canto posizionarla “al centro” della “nuova piazza” causerebbe uno spostamento della fontana sulla sinistra (mettendosi fronte al Teatro), che ne pregiudicherebbe totalmente la visibilità e, soprattutto, non sarebbe nella sua posizionenostalgica”. Considerando che non si può più chiedere a Morosetti la sua preferenza… che farà il Sindaco (sempre se gli uffici tecnici dovessero dare il via libera)? Rovinerà il progetto della nuova Piazza o rovinerà l’impatto architettonico di Piazza della Repubblica e della Fontana stessa decentrando la Fontana dalla posizione immaginata e voluta dal defunto (a latere… violando così le sue “ultime volontà”)?

La Città di Jesi ricorderà l’Amministrazione Bacci come quella dei “Monumenti Erranti”. Fa amaramente sorridere il fatto che  la statua di Federico II è stata spostata dalla sua posizione originaria, il monumento a Pergolesi è stato spostato dalla sua posizione originaria .. ma ora discutiamo se riportare la Fontana dei Leoni con il suo obelisco nella sua posizione originaria.

Riusciranno i monumenti a Jesi a trovare pace o presto assisteremo anche allo spostamento del monumento ai Caduti? Magari a qualcuno viene in mente di lasciare dei soldi per spostare quel monumento in piazza Federico II? Spostiamo anche l’Arco Clementino? In fondo… basterebbe che a qualche personaggio più o meno noto venisse il pensiero di donare dei soldi all’uopo.

Claudia Lancioni
MoVimento 5 Stelle Jesi

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