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JESI Spostamento fontana, Rifondazione: «Chi ha i soldi decide per tutti»

«Auspichiamo che resti al suo posto. Il denaro va restituito al mittente»

JESI, 12 agosto 2020 – Questa è la triste epoca della spersonalizzazione, delle movide, di centri commerciali e di spazi, sempre più assorbiti dal mostrare una felicità inesistente, faccia triste che non si vuole mostrare della crescita delle diseguaglianze.

Stupisce, perciò, che qualcuno, sebbene uomo di cultura, proponga ad una Amministrazione comunale lo spostamento di monumenti da una piazza all’altra, pena sarebbe che o si sposta il monumento, o niente donazione!

Uno degli effetti della crescita delle disuguaglianze sociali e territoriali è la riduzione dei servizi di prossimità pubblici. L’allontanamento dei luoghi di studio e di lavoro dalle aree urbane si manifesta in tutta Europa e la nostra città non fa eccezione.

Noi, infatti, intendiamo la città come bene comune da preservare. Come patrimonio ereditato dalle generazioni che ci hanno preceduto e dono della natura gratuitamente concessoci.

Da preservare, rigenerare e usufruire equamente tra tutti gli abitanti. Un’idea, molto lontana, da chi come novello mecenate, ci restituisce una visione che chi ha soldi possa decidere per tutti e su tutti.

Non un criterio di attenzione alla città, ed ai bisogni e desideri di chi la abita, ma uno “schiribizzo” individualista e niente affatto democratico di uso privato della cosa pubblica.

Auspichiamo che la fontana resti al suo posto, perché non cambierebbe nulla per la vita quotidiana di ognuno. Il tanto denaro va restituito al mittente con buona pace della sua anima.

Partito della Rifondazione Comunista

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