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JESI SPOSTAMENTO STATUA PERGOLESI: SI VA VERSO UN CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO

JESI, 31 gennaio 2017 – Il convitato di pietra era lei. La statua del nostro Pergolesi. In mezzo all’aula del Consiglio comunale, tirata per la settecentesca giacca da una parte all’altra.

E una parte, la maggioranza, non ha avuto praticamente alcun indugio nel procedere diritta per la strada già delineata dal sindaco Massimo Bacci, mentre l’altra, la minoranza, ci ha provato, ma è stata rispedita al mittente.

Nel senso che, la mozione presentata dal consigliere M5S, Massimo Gianangeli ripensare a questo progetto di riqualificazione della piazza con relativo spostamento del manufatto – sostenuta anche dal Pd, è stata bocciata in quanto praticamente irricevibile da chi amministra.

Nel mezzo anche l’interpellanza in merito di Francesco Rossetti (Pd) che si è, naturalmente, detto insoddisfatto della risposta fornitagli dal primo cittadino. Il quale, dopo aver rifatto di nuovo la storia del perché si è giunti a questo punto – vale a dire a una manciata di mesi dall’inizio dei lavori – ha ribadito che “non è cambiato nulla del progetto iniziale“, quello messo in piedi da chi lo aveva preceduto. E che adesso dubita e si oppone.

In sostanza, visti anche i sommovimenti verbali, popolari e non, con relativo comitato “Nessuno tocchi Pergolesi” che ha proposto il referendum abrogativo sulla questione progettuale così come è, Gianangeli sostiene che uno stop alle procedure in atto – per un paio di mesi – sia necessario perché si possa procedere spediti a modificare lo statuto comunale che consenta il formarsi completo del Comitato dei Garanti – manca la figura del difensore civico – il quale, a sua volta, si dovrà pronunciare sull’ammissibilità o meno del referendum. E, in caso affermativo, si possa poi procedere alla raccolta di almeno 2000 firme per indire il referendum. Raccolta che dovrà avvenire in quei termini, non prima.

Tutto in un lasso di tempo molto stretto che, però, potrebbe essere cavalcato con l’indizione di un Consiglio comunale straordinario nel quale venga nominato un tecnico che surroghi il difensore civico mancante.

“Noi dobbiamo fare solo questo – ha ribadito il Sindaco – su altro non possiamo intervenire. Anche se c’è chi scrive che questo è l’ennesimo stupro della mia Amministrazione. Ma quale stupro?”.

Il problema è che mentre tutto questo va avanti, va avanti anche tutto l’iter della procedura relativo a progetto esecutivo e all’assegnazione dei lavori. Che potrebbero partire prima del pronunciamento del Comitato dei Garanti. E allora?

Una matassa difficile da sbrogliare anche se, come ha detto Cesare Santinelli (maggioranza) “stiamo parlando di un pezzo di pietra. Vorrei vedere le stesse forti motivazioni su problemi come l’ospedale e il pronto soccorso“.

Dibattito acceso ma nella norma, un po’ di calore e colore non fa mai male. Con interventi anche di Daniele Olivi, Matteo Marasca, Alfredo Punzo, Mauro Magagnini.

Le grandi manovre per le elezioni amministrative sono iniziate. Inutile nascondersi dietro a un dito. O a una statua. Vedremo come andrà a finire.

(p.n.)

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