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Cronaca

JESI STATUA PERGOLESI: I COMPONENTI DEL COMITATO SI DISSOCIANO DA MARCO POLITA E CONFERMANO LE ACCUSE

JESI, 15 febbraio 2017 – Continua l‘accesa polemica, iniziata ieri, 14 febbraio, tra Sindaco e maggioranza da una parte e Comitato/Movimento Nessuno Tocchi Pergolesi dall’altra, a suon di comunicati.

Motivo del contendere non più, in questa circostanza, il progetto di riqualificazione nel quale viene contemplata anche piazza Pergolesi con l‘arretramento del monumento – poco importa se siano 17,5 o 24 metri, sempre arretramento è… –  ma il modo virulento e offensivo, secondo piazza Indipendenza, con il quale i concetti erano stati espressi.

E di qui lo scatenarsi del botta e risposta che, a un certo punto, aveva portato anche l’ex sindaco e presidente della Jesina, Marco Polita, a sconfessare proprio i toni usati nel comunicato del Comitato, pur facendone parte, annunciando che se ne sarebbe tirato fuori, come firmatario di altri documenti, se si fosse continuato su quel binario.

Ma è stato l’unico perché gli altri firmatari che, pure, l’Amministrazione – facendone i noni ad uno ad uno di alcuni – aveva invitato a prendere posizione al riguardo, hanno invece ribadito la loro posizione.

In questo sconfessando quella assunta da Polita.

Questa, infatti, la contro risposta, a firma di Vittorio Massaccesi, Gabriele Fava, Federico Tardioli, Osvaldo Pirani, Alfio Bassotti, Ero Giuliodori, Pierluigi Santarelli (quelli che erano stati chiamati in causa assieme a Polita):

“In merito al comunicato della Amministrazione comunale nel quale noi sottoscritti veniamo personalmente chiamati in causa, osserviamo quanto segue: – ad una attenta lettura del comunicato del Movimento non si comprende dove e come il Sindaco abbia potuto rilevare violenze verbali ed offese; – in realtà il nostro comunicato, che tutti condividiamo integralmente e con assoluta convinzione, contiene solo considerazioni di natura tecnica e culturale, finalizzate ad evidenziare le contraddizioni del progetto riguardante Piazza Pergolesi”.

“L’unico elemento di natura politico-amministrativa è costituito dalla nostra valutazione circa l’assurdo spostamento del monumento a Giovanbattista Pergolesi che giudichiamo offensivo per la sensibilità e per la storia della nostra città, oltreché tecnicamente rischioso; – il metodo di interpellare per nome e cognome soltanto alcuni rappresentanti del Movimento è volutamente intimidatorio nei confronti di chi viene citato e mortificante per chi non viene nominato. Un metodo, dunque, che nulla ha a che vedere con le regole di un corretto confronto democratico. – noi sottoscritti, con l’intero Movimento, siamo ancora in paziente attesa di risposte concrete dall’Amministrazione comunale circa l’agibilità della procedura utile ad effettuare il referendum popolare richiesto“.

(p.n.)

 

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