Attualità
JESI STATUTO: LA DISCUSSIONE FINISCE ALLE 3 DI NOTTE, SIAMO “CITTÀ REGIA”

26 Luglio 2019
La maggioranza porta a casa l’intero pacchetto con le sue modifiche: no al Consiglio delle donne
JESI, 26 luglio 2019 – La discussione sulla modifica dello Statuto Comunale finisce a notte fonda. Una trentina gli emendamenti al testo discussi uno per uno da maggioranza e opposizioni che si sono confrontate sulla questione a partire dalle 15 del pomeriggio (leggi l’articolo).

La maggioranza
Lo Statuto Comunale passa con il voto della maggioranza, contrarie le opposizioni: i consiglieri rimasti hanno dibattuto fino alle 3 di notte la Costituzione cittadina sulla quale per molti mesi ci si era confrontati anche con il contributo degli stessi cittadini (leggi l’articolo).
Passa la definizione-titolo di Città Regia che tanto aveva fatto discutere, al punto che le opposizioni ne avevano chiesto l’eliminazione.
«Un volano per il turismo» secondo la maggioranza che lo ha approvato. Non passa invece la costituzione di un organismo di partecipazione femminile. La richiesta era stata avanzata dalle consigliere Emanuela Marguccio (Pd) e Agnese Santarelli (Jesi in Comune) ma è stata respinta con 12 voti contrari e 5 favorevoli.

L’opposizione
Nonostante l’ora le parti ne hanno discusso: «Non vedo perché nel 2019 serva un Consiglio delle donne – ha detto Nicola Filonzi per Jesiamo -, Nel nostro Consiglio non c’è disparità tra uomini e donne».
Sul punto è intervenuta pure Lorenza Fantini, anche lei in quota Jesiamo, assicurando che l’assessora Marisa Campanelli sta lavorando per una Consulta delle donne. Sulla questione diverse associazioni femminili si erano espresse (leggi l’articolo): Udi, Casa delle Donne, Casa delle Culture, Fidapa, SpaziOstello, Le Ragazze Sono In Giro, La Strada di Sergio, Non una di Meno Jesi e Ya Basta avevano segnalato l’annullamento dell’esistenza delle donne nello Statuto e chiesto, a gran voce, un «organismo di rappresentanza come scritto nel programma di mandato».
Da Statuto è istituita la figura dell‘ambasciatore di Jesi, le civiche benemerenze, il consigliere giovane aggiunto. Bocciati gli emendamenti che chiedevano la reitroduzione dell’articolo 4, alcune modifiche all’articolo 1, la sostituzione di Città Regia con Città Federiciana, gli emendamenti sulla questione della parità di genere e la sostituzione dei comitati di quartiere autoregolamentati con i consigli di quartiere. Tecnicamente la votazione prevede altri due passaggi: serve la maggioranza qualificata per il voto, quella di ieri è stata la prima approvazione ne seguiranno altre due. Lo Statuto pertanto slitta ancora a settembre.
(e.d.)
(vignetta di Paolo Manzetti)
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