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JESI Stefano Coppari Quartet: jazz al Man Cave

stefano coppari

La formazione presenterà “Scar Let”, prodotta dalla nota e apprezzata etichetta Auand Records

JESI, 27 agosto 2021 – Appuntamento con il jazz stasera venerdì 27 agosto al Man Cave Cafè con lo Stefano Coppari Quartet. La formazione presenterà dal vivo l’ultima uscita discografica intitolata “Scar Let, prodotta dalla nota e apprezzata etichetta pugliese Auand Records.

Scar Let, racconta Coppari, è «un colore doppio, che racchiude eleganza ma anche passione ed energia. Il rosso scarlatto rappresenta passionalità, è il colore del sangue ma anche di tessuti molto pregiati».

E questa doppia anima svelata dal titolo si può ritrovare anche all’interno della musica, con elementi più strettamente legati alla musica colta come la centralità del pianoforte, le frequenti sfumature dinamiche e una chiara vena melodica, che si intrecciano con l’imprevedibilità e l’inconsuetudine delle composizioni.

Insieme a Coppari fanno parte del quartetto Nico Tangherlini alle tastiere, Lorenzo Scipioni al contrabbasso e Jacopo Ausili alla batteria. Il concerto è gratuito e inizia alle 22, si consiglia la prenotazione (334 220 41 20).

Stefano Coppari Quartet nasce nel 2016, la prima uscita discografica si intitolava “Eureka” prodotta dall’etichetta jazz italiana Auand Records. Il lavoro del chitarrista Stefano Coppari viene definito un concentrato di melodie orecchiabili e abilità tecniche. La formazione riscontra subito successo anche all’estero, soprattutto in Giappone e Corea del Sud, dove nel dicembre 2017 si è classificata al 37esimo posto nella classifica Deezer Top 300 South Korea All Genres.

Nel 2021 la band vince il bando promosso da Amat e Regione Marche intitolato “Marche Palcoscenico Apertocon la performance intitolata “Lock” sviluppata insieme al film-maker Alessandro Streccioni con il quale nasce un flusso creativo tra linguaggi che raramente vengono fatti dialogare con l’improvvisazione.

La performance vuole esplorare una nuova forma di visione e una nuova forma di produzione sonora.
Nuovi suoni e nuovi processi creativi musicali per un punto di vista tutto contemporaneo, dove la realtà ci appare con la verticalità delle finestre, dello smartphone, delle serrature delle nostre porte chiuse dal lockdown.

Una visione apparentemente parziale ma che rischiamo illusoriamente di elevare a verità. Più connessi, sempre più sconnessi.

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