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Cronaca

JESI SULLA SANITÀ È SCONTRO TRA SINDACATI, INTANTO IL PRONTO SOCCORSO DEL “CARLO URBANI” È NELLA BUFERA

JESI, 19 luglio 2015 – È guerra aperta tra le sigle sindacali della sanità. Lo scontro è tra la Fials e la Rsu che a quanto pare si è “dimenticata” di informare il delegato Fials sull’opportunità di rinviare un incontro con il vertice sanitario dell’Area Vasta 2.
Non possiamo, né vogliano tacere – tuona la Fials provinciale -, di fronte all’arroganza e prepotenza di chi ufficialmente agisce falsamente a nome e per conto anche della nostra sigla sindacale all’interno della Rsu di Area Vasta n°2, composta anche da delegati FIALS, regolarmente eletti dai lavoratori senza coinvolgimento di sponsor né amici politici, ma soprattutto senza informarci e coinvolgerci prima di prendere decisioni del tutto fuori luogo in questo momento dove purtroppo chi arriva in Ospedale per curarsi trova invece una differente realtà. Va affrontata la gravissima situazione presente al Pronto Soccorso di Jesi e invece l’atteso incontro previsto per il 16 luglio in Area Vasta 2 dove si sarebbero dovute affrontare le varie problematiche in essere è stato spostato ……a data da destinarsi”.
Aggiunge la Fials: “Con una striminzita nota sindacale a nome e per conto della RSU di Area Vasta 2, senza interpellare, coinvolgere, informare, gli scomodi componenti Rsu della FIALS, è stato chiesto da parte del coordinatore di Rsu di procrastinare a data da destinarsi l’incontro con la Direzione di Area Vasta n°2. In un momento in cui i problemi da affrontare sono rilevanti e andrebbero affrontati subito ,ma troppo spesso succede al contrario che nei tavoli di trattativa con la Direzione il diritto alla salute del cittadino nella nostra realtà sanitaria provinciale, al massimo trova spazio negli ordini del giorno nelle varie ed eventuali, tranne rarissime eccezioni, oltre al fatto che le richieste FIALS restano sistematicamente …inevase …da parte della DAV 2”.
E nel frattempo la Cgil boccia il balletto delle nomine nella Sanità previste dalla Regione: “La Regione Marche starebbe lavorando alacremente per far restare Ciccarelli oltre la scadenza del contratto nel 2017, ritenendolo uomo di punta. È per dire basta ai tecnicismi di Ciccarelli che i professionisti ed i cittadini interessati dalla Sanità marchigiana hanno dato fiducia all’attuale Presidente della Regione Marche, chiedendo di svoltare. Ciccarelli che parla di ulteriori 10 milioni di tagli lineari per la Sanità marchigiana non è certamente una novità, non è sicuramente il cambiamento atteso. Se ora, anche nell’ambito della partita delle nomine, venisse interrotta la continuità delle felici e coraggiose esperienze registrate e delle buone intenzioni avviate, verrebbero vanificati tutti gli sforzi fatti, e sarebbe un grosso errore, alla pari della conferma del burocrate Ciccarelli”. Come già anticipato, sul fronte della politica, il Pronto Soccorso jesino è di nuovo nell’occhio del ciclone. Il consigliere Cesare Santinelli ha inviato una lettera al sindaco Massimo Bacci, al presidente del Consiglio comunale, Daniele Massaccesi, e al presidente della Commissione Sanità per chiedere la convocazione della Commissione con all’ordine del giorno la questione del Pronto Soccorso. “I vertici Asur – sottolinea Santinelli – hanno sempre detto che il personale non è sotto organico… Ora basta! Che venga subito aperta una commissione d’inchiesta su quanto è accaduto al Pronto Soccorso di Jesi. E’ inaccettabile morire al pronto soccorso dopo essere stato classificato come codice verde. Se ci sono delle responsabilità che vengano accertate“.

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