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Cronaca

JESI Tassa di soggiorno, l’opposizione: «Destinazione da rivedere»

turismo centro

L’adeguamento al vigente regolamento è l’occasione in Consiglio comunale per riflettere su come vengono impiegate le risorse

JESI, 30 dicembre 2020 – L’adeguamento all’imposta di soggiorno alla luce del cosiddetto Decreto rilancio è stata l’occasione in Consiglio comunale per affrontare la questione della destinazione dei proventi della tassa stessa.

L’adeguamento, che non riguarda nè le tariffe e neppure la modalità di calcolo come ha precisato il dirigente dell’Area Risorse Finanziarie del Comune di Jesi, Gianluca della Bella, prevede dei semplici adeguamenti che vanno nella direzione di facilitare l’Ente nella riscossione dell’imposta, ma è stata anche l’occasione per riflettere sull’uso che viene fatto di questi soldi.

Samuele Animali
Samuele Animali

Le  tariffe, in vigore dal 2018, variano in base alle categorie delle strutture e vanno dai 2 euro a 1 euro, introiti che il Comune di Jesi ha utilizzato per finanziare eventi cittadini, come la Festa del Prado, o la pubblicazione di un libro, quello sulla storia dell’ex sanatorio Murri.

«L’imposta grava indirettamente sugli operatori non tanto sul turista – ha detto il consigliere Samuele Animali, Jesi in Comune -. E nonostante Jesi sia una bella città, l’imposta è spropositata rispetto all’appeal turistico, settore che è il più colpito dalla pandemia».

Marco Giampaoletti
Marco Giampaoletti

Sulla stessa onda anche il collega d’opposizione Marco Gimpaoletti, Grupo misto: «A Jesi il turismo è mordi e fuggi eppure il contributo che si chiede è considerevole ma il punto è: come vengono spesi questi soldi? Per fare feste anziché servizi per il turismo, in città, per dirne una, mancano i bagni pubblici». Quindi l’invito da parte dell’opposizione a ragionare sulla destinazione dell’imposta.

Nicola Filonzi
Nicola Filonzi

Critico il capogruppo di Jesiamo, Nicola Filonzi: «Affermazioni di chi non ama la città: l’imposta non ha diminuito la presenza di turisti a Jesi».

«Pensiamo a come valorizzare il potenziale della città – ha aggiunto la consigliera Agnese Santareli, Jesi in Comune -. Cosa che questa Amministrazione fino ad ora non ha saputo fare: Jesi non ha più un ostello, non ha bagni pubblici ma ha un centro ambiente all’interno della città. La tassa si giustifica se ci sono servizi». [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”282404″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

«I numeri dei turisti in città sono raddoppiati – ha sottolineato invece il sindaco Massimo Bacci ,- il resto sono solo chiacchiere».

Il fatto che la nota guida Lonely Planet abbia inserito la Regione Marche tra le mete più interessanti da visitare ha avuto importanti ripercussioni nella nostra regione.

(e.d.)

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