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JESI TERRANOSTRA, IL FESTIVAL DEL FOLCLORE DI APIRO CON PALCOSCENICO ANCHE A JESI

In Piazza della Repubblica due spettacoli in tour dell’evento internazionale, sabato e domenica prossimi: cartellone ricco con gruppi folcloristici in rappresentanza dei cinque continenti

JESI, 6 agosto 2019Botswana, Cile (Isola di Pasqua), Colombia, Honduras, Malesia, Romania, Turchia e Italia, rappresentata dal gruppo folk Urbanitas, daranno vita ad Apiro dal 9 al 15 agosto al 49° Festival internazionale del folclore Terranostra. Come sempre, la manifestazione è organizzata dall’Amministrazione comunale di Apiro, sotto l’egida del Cioff (Consiglio internazionale delle organizzazione di festival del folclore), con il patrocinio e la partecipazione delle più alte istituzioni, e con la direzione artistica affidata all’Associazione Culturale e Folcloristica Urbanitas, che opera ininterrottamente fin dal lontano 1933, costituendo il fiore all’occhiello della tradizione popolare marchigiana in Italia e nel mondo.

L’evento è stato presentato nella Sala Giunta del Comune di Jesi, alla presenza dei due sindaci, Ubaldo Scuppa, di Apiro, e Massimo Bacci, di Jesi, dell’assesore alla cultura della comunità jesina, Luca Butini, e di Federico Ciattaglia, presidente dell’Associazione culturale e folcloristica Urbanitas e direttore artistico del festival (foto in primo piano).

La manifestazione, infatti, raddoppierà quest’anno la propria proposta offerta alla nostra città, in Piazza della Repubblica, grazie al progetto Terranostra in Tour, con due spettacoli, in programma sabato prossimo, 10 agosto, 21.30, con l’esibizione dei gruppi di Botswana, con i  Ngwao Letshwao Performing Art, e Honduras, con i Zorzales de Sula, mentre domenica 11, stessa ora, sarà la volta di quelli di Cile, con  i Maori Tupuna, e della Turchia, con i Tuana Art Clup.

Terranostra 2019, a livello folcloristico, offre una panoramica mondiale in quanto sono rappresentati tutti i continenti del nostro pianeta, inoltre una piacevole e positiva contaminazione, oltre che novità assoluta, è dovuta alla presenza di una formazione di artisti di strada e percussionisti provenienti dalla Colombia, la Companìa Artistica Aainjaa, grazie ai quali si arricchisce sia il programma degli intrattenimenti che la vocazione internazionale del festival.

«Ringrazio l’Amministrazione comunale di Jesi per la grande disponibilità – ha affermato il sindaco Scuppa – e generosità nei confronti dei piccoli Comuni, città capofila della Vallesina che dimostra attenzione verso il territorio. Per noi il festival è un evento unico e il progetto del tour ci permette di uscire dai nostri confini. La finalità è quella di far conoscere tradizioni e culture del mondo, verso il quale ci apriremo in questi giorni, e già stiamo lavorando alla cinquantesima edizione del prossimo anno».

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Il direttore artistico del festival, Federico Ciattaglia
Un evento, comunque, «che stravolge il clima del nostro paese – ha ricordato Ciattaglia -, con 200 ospiti e qualcosa come 20 mila presenze in un’area nella quale viviamo in duemila. Il nostro lavoro dura tutto l’anno e le sinergie che abbiamo attivato ci permettono di ospitare formazioni di grande livello da ogni angolo del pianeta. Reciproca conoscenza e interscambio culturale tra i popoli sono il presupposto fondamentale per una società migliore: anche se per soli sette giorni Terranostra disctribuisce pillole di umanità, motivo per cui invito tutti ad approfittarne».
Luca Butini ha ricordato come questa manifestazione internazionale sia «importante per l’intera regione e questo è un modo giusto di lavorare con i Comuni con i quali condividiamo il territorio: è indispensabile ragionare in questi termini di collaborazione. Siamo lieti che un pezzo si svolga nella nostra città e che comunichiamo il programma proprio da Jesi, un riconoscimento che ci fa davvero piacere».
Rapporti stretti, quelli tra Jesi e Apiro, d’altronde talmente consolidati, come ha ricordato il sindaco Massimo Bacci «che questa collaborazione portò, lo scorso anno, Roberto Benigni da Apiro al Teatro Pergolesi. E siamo anche noi pronti a collaborare per festeggiare il prossimo cinquantennale di Terranostra».

Per quanto riguarda il programma stabile di Apiro, l’appuntamento per tutti gli appassionati di folclore, colori, musiche e sapori dal mondo è presso l’arena dell’ex pista di pattinaggio, a partire dal 9 e fino al 15 agosto. L’area sarà opportunamente attrezzata con oltre 1.000 posti a sedere, animazione e musica post spettacolo, laboratori didattici con giochi e lavorazioni in legno per intrattenere gli ospiti più piccoli, oltre a una zona street food direttamente con vista sul palcoscenico

Gli eventi folclorici sono in programma a partire da venerdì 9, serata di apertura, passando per le serate del 10, 11, 12 (spettacoli di approfondimento), per arrivare all’appuntamento imperdibile del 14 agosto, quando in programma c’è il  Galà del Folclore, con esibizione di tutti i gruppi ospiti, gruppo folk Urbanitas e chiusura con spettacolo pirotecnico.
Altri appuntamenti da non perdere per restare in contatto con gli artisti internazionali ospiti del Festival: 13 agosto – “Festa Paesana” – animazione e spettacoli folclorici con la possibilità di degustare i loro piatti tipici; 15 agosto – giornata conclusiva – cerimonia ufficiale di scambio dei doni con le autorità, messa accompagnata dai canti spirituali dei gruppi ospiti, sfilata conclusiva ed esibizione del Minigruppo Urbanitas.
Tutte le manifestazioni sono a ingresso libero tranne quelle della serata inaugurale e il Gran Galà del 14.
Tra gli altri eventi e iniziative si segnalano:
•Festa di benvenuto ai gruppi ospiti del Festival (arena ex pattinaggio – 8 agosto)
Art&Terra, mostra-mercato dei prodotti tipici locali e dell’artigianato, allestita in un’area pedooalizzata lungo Viale Trieste, a ridosso dell’arena che ospita il festival;
•Degustazioni guidate vini locali (9, 10, 11, 13), birre artigianali (12 agosto), presso il giardino dell’ex Ospedale di Apiro;

•Mostra di pittura del maestro Marco Franchini e mostra fotografica a cura di Augusto Catani, dal 9 al 15 agosto, presso il foyer del Teatro Comunale Mestica, che  per l’occasione sarà aperto e visitabile dal pubblico.

Pino Nardella
©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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