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JESI Terreni incolti del Comune per coltivare la canapa

Soggetto capofila è Trionfi Honorati, tra i partner le Università di Ancona e Camerino, il Comune di Fabriano e la Confederazione Italiana Agricoltori

JESI, 19 ottobre 2020 – Il Comune di Jesi mette a disposizione terreni per la coltivazione della canapa. Un prodotto che per anni è stato eccellenza del nostro territorio, basti pensare che era tra i più utilizzati dai cordari.canapa«La canapa ha storicamente rappresentato una filiera importante nel tessuto economico del nostro territorio – si legge nell’atto istruttorio – oggetto di recente valorizzazione attraverso una pluralità di iniziative tese ad una piena riscoperta anche sotto il profilo agroalimentare».

Questa premessa unitamente all’intento dell’Amministrazione di valorizzazione di produzioni di qualità e tipiche sono alla base della deliberazione della Giunta.Terreni agricoli incolti, dunque, di proprietà comunale, saranno messi a disposizione del Gruppo Operativo “Rete Canapa al quale l’Amministrazione ha aderito con l’obiettivo di concorrere al bando del Piano di Sviluppo Rurale delle Marche. Per il ruolo di soggetto capofila del Gruppo Operativo, è stata individuata la ditta Trionfi Honorati di Jesi, in relazione al comprovato possesso dei requisiti prescritti dal bando.

Antonio Trionfi Honorati

Al Gruppo Operativo hanno aderito, in qualità di partner, l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Camerino, il Comune di Fabriano, la Confederazione Italiana Agricoltori, oltre ad altre aziende agricole del territorio e imprese varie nei settori edile, plastico e cartotecnico alla realizzazione di un impianto per la prima trasformazione della biomassa della canapa così da rendere il residuo della stessa funzionale ad applicazioni no-food, come il tessile, la bioedilizia, la bioplastica e la cartotecnica.

Sono 381.428 circa gli euro messi a disposizione dalla Regione Marche. L’impegno del Comune di Jesi consiste quindi nel mettere a disposizione, per un periodo limitato e circoscritto, terreni agricoli per «prove di campo tese a verificare gli aspetti agronomici del terreno e delle coltivazioni, oltre alla diffusione delle conoscenze anche attraverso incontri pubblici».

Riuscirebbe così il Comune a dare una destinazione ai campi agricoli che da tempo ha messo all’asta, dopo la liquidazione della partecipata ProgettoJesi, senza successo.

(e.d.)

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