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JESI “The Resilience of Art”: Iacomucci in mostra a Palazzo Bisaccioni

L’appuntamento in occasione del 101esimo anno dall’insediamento della Congregazione dei Fratelli di Nostra Signora della Misericordia al Collegio Pergolesi

JESI, 1 ottobre 2021 – Si terrà da domani 2 al 31 ottobre la mostra “The Resilience of Art. Il viaggio di Carlo Iacomucci tra pittura e incisione: Palazzo Bisaccioni ospiterà l’evento che rientra nell’ambito delle celebrazioni per il 101esimo anno dall’insediamento della Congregazione dei Fratelli di Nostra Signora della Misericordia al Collegio Pergolesi di Jesi.

Nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, l’esposizione di oli e acrilici del maestro nativo di Urbino. Il progetto espositivo, curato dal professor Gabriele Bevilacqua, intende documentare, attraverso una silloge di circa trenta lavori esemplificativi, la produzione pittorica del maestro urbinate, dagli esordi alle opere più recenti.

«Non sarà una mostra antologica ma un insieme di momenti dell’attività pittorica dell’artista che vanta una carriera 50ennale», ha specificato il curatore.

Formatosi alla Scuola del Libro di Urbino, nella sua vasta produzione Iacomucci (Urbino, 1949) ha saputo trattare incisione e pittura in un fecondo connubio e secondo una personale cifra stilistica. I suoi oggetti, come i manichini con la caratteristica berretta capitanesca di Federico da Montefeltro duca di Urbino, le sette gocce, gli aquiloni, sono parti di una proposta visiva poetante e idiomatica, che muove da un sostanziale realismo magico. Sospeso e gravido di pensiero, il pennello dell’artista marchigiano descrive su tela o su carta pesante cotton, un generale scompaginarsi dell’essere, che purtuttavia non è mai una visione tragica, ma attesa e trepidazione.

L’evento, presentato a Palazzo Bisaccioni, ha visto la presenza dell’assessora Marialuisa Quaglieri.

«Veniamo da un periodo difficile, questa mostra è una rinascita».

L’esposizione doveva essere realizzata lo scorso anno ma la pandemia ha costretto a rimandarla.

«I dodici anni a Varese sono stati fondamentali per la mia formazione – ha raccontato Iacomucci -. Ho lavorato molto a Milano e poi sono rientrato a casa».

La sua tavolozza squillante, la grafia netta, la cura nell’esercizio esecutivo, l’indagine poetica circa il mistero delle cose, l’uso del simbolo da decifrare, sono aspetti peculiari della sua poetica, capace di intendere l’arte come canto di rinnovamento e rigenerazione. Di fronte l’enigmatica frammentazione del reale. 

La mostra è stata proposta da Enrico Carrescia, direttore della Residenza Anziani del Collegio, coinvolgendo l’Organizzazione di Volontariato Collegio Pergolesi nella persona del presidente Paolo Troiani.

«Uninire il passato del Collegio, al presente con la nascita della Odv: questo lo scopo dell’evento», ha sottolineato Troiani.

«Il Collegio è nato come luogo di formazione per i giovani, poi negli anni Settanta ha cambiato mission diventando una struttura per anziani» ha aggiunto Carrescia. La mostra, infatti, vuole celebrare i 101 anni dell’insediamento a Jesi della Congregazione dei Fratelli di N.S. della Misericordia (1920). Nel libro-catalogo della mostra oltre alla presentazione del curatore, vi sono note critiche di Armando Ginesi, Patrizia Minnozzi, Romina Quarchioni e Francesca Bini e testimonianze di fratel Marco Albani (superiore generale), Fr. Piercarlo Messi (superiore provinciale), Enrico Carrescia (direttore generale), Paolo Troiani (Presidente Odv).

L’inaugurazione domani sabato 2 ottobre alle ore 18. Gli orari di apertura dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle 15.30 alle ore 19.30 (compresi i festivi).

(e.d.)      

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