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JESI “Through Our Eyes”: dal 6 gennaio a Palazzo dei Convegni

Palazzo dei Convegni

In mostra il progetto fotografico a lungo termine partito nel 2019 e tuttora in corso che ha coinvolto 155 minori dai 9 ai 17 anni

JESI, 4 gennaio 2022“Through Our Eyes”: la mostra a Palazzo dei Convegni (foto in primo piano) dal 6 al 9 gennaio, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, che rientra nelle iniziative della Consulta per la Pace.

“Through Our Eyes” è un progetto fotografico a lungo termine partito nel 2019 e tuttora in corso che ha coinvolto 155 minori dai 9 ai 17 anni. I giovanissimi fotografi sono tutti studenti e studentesse delle scuole di emergenza e delle scuole internazionali di Still I Rise. Il progetto ha finora toccato Samos dove sorge uno degli Hotspot delle isole greche, i campi per sfollati interni di Ad-Dana nel nord-ovest della Siria e lo slum di Mathare a Nairobi in cui vivono circa 500 mila persone in condizioni di estrema povertà.

A tutti i 155 minori è stata data la possibilità di seguire un corso di fotografia condotto a “Mazí” (Samos) e alla “Still I Rise International School” (Nairobi) da Nicoletta Novara, ideatrice del progetto, e a “Ma’an” (nord-ovest della Siria) dal fotografo locale Mahmoud Faisal. Al termine del corso è stata consegnata loro una macchina fotografica usa e getta con cui hanno potuto raccontare la difficile condizione vissuta in prima persona.

L’obiettivo principale del progetto e il filo rosso che unisce questi luoghi del mondo così diversi e lontani fra loro, è proprio quello di dare la possibilità a bambini di esprimersi tramite un linguaggio universale come la fotografia. “Through Our Eyes” ci parla di migrazione, guerra e povertà come mai prima. Lo fa attraverso uno sguardo interno in cui il punto di vista del fotografo e i suoi sentimenti sono necessari per comprendere quello che sta accadendo. Con “Through Our Eyes” ci liberiamo finalmente da quella narrazione stereotipata e semplicistica che spesso crea ignoranza e paura.

Si parla spesso di crisi umanitarie eppure per descriverle siamo abituati a utilizzare numeri, fatti e report. Sono crisi umanitarie perché al centro delle crisi, quelli che ne pagano le conseguenze sono persone. Un passo, uno dei tanti, per cercare di capire anche quello che ci fa paura o tutte quelle situazioni che alle volte pensiamo “non mi riguardano”, “sono lontane”, è quello di guardare attraverso i loro occhi. Attraverso gli occhi di chi si trova a vivere situazioni estreme e profondamente ingiuste e cerca comunque di guadagnarsi il proprio domani un passo alla volta.

Il progetto fotografico è diventato una mostra che ad oggi ha raggiunto ben 75 città tra Europa e America. Il primo capitolo di “Through Our Eyes”, quello relativo a Samos con le fotografie scattate da minori residenti nel campo profughi dell’isola, è diventato un libro edito da Bur e uscito in tutte le librerie d’Italia il 3 novembre 2020. “Attraverso i nostri occhi” si apre con una favola scritta da Nicolò Govoni, presidente di Still I Rise, e prosegue con una selezione degli scatti della mostra. Ogni fotografia è accompagnata da una nota scritta dagli stessi minori che ricordano il periodo passato sull’isola e raccontano dei propri sogni e speranze per il futuro.

Still I Rise è una organizzazione internazionale indipendente nata per assicurare istruzione, protezione e dignità a minori profughi e vulnerabili. Still I Rise apre scuole di emergenza e scuole internazionali per garantire un’educazione d‘elite a bambini dimenticati da tutti. L’organizzazione opera attualmente in Europa, Medio-Oriente, Africa e America Latina.

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