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Cronaca

JESI DEVIS SPACCIA, A TIFARE ITALIA ALLO STADE DE SAINT DENIS CON LA SCIARPA DELLA JESINA CURVA NORD: UN’EMOZIONE INDESCRIVIBILE

JESI, 28 giugno 2016 – Uno spettacolo nello spettacolo. Non ci sono parole per descrivere l’entusiasmo che ha fatto da corona alla splendida vittoria dei nostri azzurri, ieri, 27 giugno, contro la Spagna, in questo europeo dalle mille sorprese.

E tra gli spettatori che assiepevano lo stade de FranceSaint Denis, a Parigi, c’era anche lo jesino Devis Spaccia che con orgoglio ha sbandierato per tutto l’incontro la sciarpa della Jesina Curva Nord e il Tricolore con la scritta , ben in evidenza, Jesi.

jesinoDevis lo abbiamo beccato mentre stava rientrando da Parigi, al telefono, e le emozioni di quelle ore sono ancora nelle sue parole.

Emozionato è dire poco – ci dice – è stata una serata da incorniciare, un’atmosfera bellissima sia dentro che fuori lo stadio. La sciarpetta della Jesina me la porto sempre dietro in tutti gli stadi in cui sono stato. Sono un grande tifoso dei leoncelli e sto sempre con loro, anche se stavolta nel cuore c’era l’Italia“.

Devis è titolare del negozio di abbigliamento Jammin, in via Pergolesi (o degli Orefici) e ci racconta che “ho preso il biglietto tramite un mio amico jesino che vive e lavora a Londra, sono partito domenica mattina da Bologna, con l’aereo e, poi, lunedì la grande festa con la nazionale italiana. Ho seguito la partita con due tedeschi che erano vicino a me di posto, tifavano Italia ma speravano che passasse la Spagna. Di noi, infatti, hanno una gran paura, visti i precedenti. Comunque, devo dirti che di tutte le maglie azzurre che si vedevano sugli spalti, gli italiani saranno stati poco meno della metà. A tifare per noi erano giapponesi, cinesi, francesi, inglesi. Tutti rigorosamente in azzurro. Che dirti, stupendo. E, poi, i controlli, tanti e capillari. La sicurezza, per quello che ho visto, è ai massimi livelli”.

Unica gara di questo europeo francese 2016 per Devis. Non è facile procurarsi i biglietti anche se “ci avevo provato per la partita contro il Belgio ma non ero riuscito, nel sorteggio, a procurarmi il tagliando”.

Unica partita, è vero. Ma bellissima e irripetibile: “Speravo che l’Italia potesse farcela a passare il turno ma quello che ho visto è stata una cosa che ti rimane impressa nella memoria: sono riusciti a far giocare male gli spagnoli, a rifilargli due pere e a mandarli a casa. Grande, grande, grande“.

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