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JESI Tnt a Roma davanti al Ministero della Transizione Ecologica

Il centro sociale domani alla manifestazione: «Vera riconversione e giustizia climatica: il tempo è scaduto»

JESI, 8 ottobre 2021 – Il Centro sociale Tnt (foto in primo piano la sede di Viale Gallodoro) organizza la partenza da Jesi per partecipare alla manifestazione che si svolgerà di fronte al Ministero della Transizione Ecologica domani 9 ottobre.

Il Centro sociale è da anni attivo all’interno della rete marchigiana “Trivelle Zero Marche e si è sempre battuto cotro le trivellazioni che avvengono di fronte le nostre coste, per la riconversione della raffineria Api di Falconara, contro il progetto di perforazione dell’Appennino per il passaggio del metanodotto Snam.

«Insieme ad altri ambientalisti marchigiani – fa sapere il Centro sociale – porteremo la nostra protesta e le nostre proposte sotto al Ministero della transizione ecologica unendoci alle tante altre realtà della Campagna per il ClimaFuori dal fossile che, da tutta Italia vogliono reclamare un cambio di passo netto e deciso verso una vera riconversione ecologica per la giustizia climatica. La crisi climatica ed ecologica è qui e ora. I disastri ambientali sono all’ordine del giorno, gli ecosistemi sono sempre più compromessi».

Questo modello di sviluppo «divora ogni risorsa naturale e soffoca tanto le capacità economiche dei lavoratori quanto la qualità della vita di ogni individuo, aggredendone violentemente tutti i diritti.
La riconversione ecologica deve essere radicale e immediata, ma governi e multinazionali continuano a osteggiarla, anteponendo a essa l’irrinunciabile priorità dei loro profitti e interessi. Di fronte a tali urgenze, mentre si susseguono i soliti e inconcludenti vertici internazionali, i governi italiani degli ultimi anni si rivelano tra i più succubi delle lobby del fossile e dei grandi gruppi industriali».

Il Ministro Cingolani, secondo il Centro sociale, «non sta mettendo in pratica alcuna iniziativa verso l’incremento delle fonti rinnovabili, verso le bonifiche dei siti altamente inquinati, né in favore delle nascenti “comunità energetiche”, e nemmeno in favore dei tanti progetti alternativi ed ecologici proposti da comitati, lavoratori e cittadini».

Dai nuovi gasdotti alle centrali turbogas, passando per l’idrogeno blu, le trivellazioni, le proposte di ritorno al nucleare «è in atto un continuo greenwashing, diventato pratica istituzionale per coprire i “regalifatti al fossile: 20 miliardi all’anno in favore delle multinazionali di gas e petrolio e i rincari delle bollette fatti pesare sulle nostre tasche. Se il Ministero della Transizione Energetica non ha intenzione di ascoltare i territori, saranno i territori a farsi ascoltare. Il tempo è scaduto. Incontriamoci a Roma sabato 9 ottobre, portiamo la nostra protesta e le nostre proposte sotto al Ministero per una vera riconversione ecologica e per la giustizia climatica». (Per info 347 601 86 52)

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