Cronaca
JESI Torre Erap, dopo la protesta cantiere sospeso in attesa del protocollo d’intesa
9 Ottobre 2020
L’azienda che si è aggiudicata l’appalto, e i sindacati al lavoro per un documento congiunto
JESI, 9 ottobre 2020 – Cantiere sospeso quello della Torre Erap, nel quartiere di San Giuseppe, in attesa che tra la ditta e i sindacati si stipuli un protocollo d’intesa volto a chiarire ogni criticità emersa dopo i fatti dello scorso 18 settembre.
L’obiettivo è quello di sciogliere i nodi principali, come i pagamenti e la videosorveglianza, e avviare così un confronto con l’Erap, committente e responsabile del cantiere.
La protesta di un operaio del cantiere che sta operando alla costruzione, sette piani e 30 appartamenti destinati alla locazione primaria a canone moderato, ha fatto venire alla luce numerose criticità.
L’uomo era salito su una gru urlando il suo dissenso nei confronti di una situazione non più, secondo lui, tollerabile: una circostanzache ha tenuto in apprensione il quartiere ma che per fortuna si è risolta nell’arco della stessa mattinata. [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”263240″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 650px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]
Giuseppe Quinzi, della Cils Filca, e la Fillea Cgil si sono confrontate con i lavoratori per seguire attentamente la vicenda.
Quella clamorosa azione ha però scoperchiato il vaso di Pandora: ritardi nei pagamenti, condizioni di lavoro non in sicurezza e la presenza di telecamere, sulle gru e sulle palizzate, sono gli aspetti sui quali si dovrà fare chiarezza.
I lavoratori, infatti, venivano pagati con bonifico bancario, senza la certezza però che quei pagamenti corrispondessero effettivamente alla busta paga.
(e.d.)
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