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Cronaca

JESI TROVANO CARTA LIBRETTO POSTALE E SI IMPROVVISANO DETECTIVE: RINTRACCIANO IL PROPRIETARIO GLIELA PORTANO A CASA E LUI NON VOLEVA APRIRE

Lo studio fotografico Candolfi davanti al quale è stata trovata la carta libretto delle poste

Lo studio fotografico Candolfi davanti al quale è stata trovata la carta libretto delle poste

JESI, 31 agosto 2016 – Un gesto importante e significativo quello di cui si sono resi autori Daniela Genangeli e Lorenzo Candolfi, consorte e figlio del noto fotografo jesino Gino Candolfi.

Infatti, dopo aver rinvenuto una carta libretto delle Poste finita a terra davanti al loro negozio di via del Prato 9, si improvvisano detective e non solo cercano di fare in modo che ritorni in possesso del legittimo proprietario ma addirittura gliela recapitano a domicilio. Quest’ultimo, però, diffidente, in un primo momento neanche voleva aprire la porta di casa.

La carta era stata persa la settimana scorsa, venerdì mattina, e i due avevano pensato in un primo momento di recarsi nel vicino ufficio postale ma un nome c’era, quello di un signore che poi – dopo una attenta ricerca – è risultato abitare nella zona, P. S., 60enne, residente in via Gallodoro. E hanno deciso di procedere da soli.

Daniela si è recata subito lì, è a due passi dal negozio ma, intorno a mezzogiorno, non ha trovato nessuno.

Sabato sera, alla chiusura dello studio fotografico, i coniugi Candolfi si sono messi in moto per arrivare alla conclusione della vicenda.CAN3

Hanno suonato di nuovo al campanello del signore in questione il quale, visto i tempi che corrono e non avendo percepito bene chi avesse di fronte, è stato molto diffidente sia al momemto di aprire – in un primo tempo non ne voleva sapere…- che quando finalmente la carta libretto è ritornata nelle sue mani.

Non mi manca niente...”,  è stata la sua prima reazione ma, poi, dice Daniela “si è accorto che, in effetti, qualcosa non c’era…“.

“Sembrava quasi del tutto indifferente – ricorda Gino – a  quello che gli stavamo dicendo, sospettoso anzi, anche se poi ci aveva comunque ringraziato“.

Servizio completo, dunque, ritrovamento, indagine e restituzione. Ma non adeguatamente ricompensato da almeno un gesto di simpatia.

Il martedì successivo, invece, la sorpresa.

L’uomo si è presentato dai Candolfi profondendosi in ringraziamenti e ha fatto loro dono e di un libro e di una piccola  somma, contenuta in un busta.

“Carissimi –  vi è scritto – vi lascio questo denaro per il caffè. Bevetelo alla vostra salute e a quella dell’anima“.

([email protected])

 

 

 

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