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JESI Tullio Bugari vince il Premio letterario “Bruna Betti”

Organizzato dall’Anpi Arcevia, primo posto per il racconto “Nì scopre il paesaggio”

JESI, 16 agosto 2021 – È lo jesino Tullio Bugari a vincere il Premio letterario Bruna Betti 2021, organizzato dall’Anpi Arcevia.

A questa seconda edizione a tema “Ambiente e paesaggio: eredità, cura e utopia”, Tullio Bugari ha partecipato con il suo racconto “Nì scopre il paesaggio”, inserito nell’antologia insieme a tutti i lavori finalisti selezionati.

Questa la motivazione della giuria: «Una scrittura potente su un paesaggio che era tutt’uno con la vita immersa dentro; un viaggio che attraversa il tempo vissuto e lo spazio noto, costruendo una avvincente epopea di storia pubblica e storia privata; una scrittura eccellente, che sa farsi eredità e utopia, sorgente inesauribile dell’infanzia, chiarezza di un intervento delicato e risolutivo».

Lo jesino ha condiviso sui social la gioia dell’onore del primo premio e le foto di alcuni dei luoghi attraversati con il suo racconto, «camminando dentro al paesaggio e alle sue memorie».

«Bruna Betti all’età di circa diciassette o diciotto anni scelse di dare il proprio contributo alla Resistenza facendo la staffetta; raccontò di essersi liberata dalla propaganda fascista con cui era stata imbevuta a scuola quando arrivò ad Arcevia un gruppo di slavi trasferiti da un campo di internamento di Ustica: il suo primo atto di Resistenza fu un piatto di pasta portato ai prigionieri slavi. Dopo l’8 settembre fece la staffetta; dopo la guerra divenne insegnante e fu amministratrice del paese», spiega Tullio Bugari illustrando il Premio letterario intitolato alla Partigiana di Sassoferrato scomparsa nel 2018.

Più di 53 mila donne parteciparono alla Resistenza italiana, 4.500 di loro furono arrestate, torturate e condannate, 623 fucilate e impiccate, 3 mila deportate in Germania. Pochissime, finora, sono state insignite di riconoscimenti.

Il ruolo delle donne nella Resistenza fu fondamentale. Le staffette, in particolare, curavano i soldati e procuravano i beni di prima necessità spostandosi disarmate in autobus, a piedi o in bicicletta.

(e.o.)

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