Jesi Tutta l’altra musica? “Spop” il Festival per divertirsi diversamente

Dal 20 al 23 aprile, dal Teatro Pergolesi, che ospiterà quattro concerti in due serate, tra i quali quello di Talèa, ad alcuni locali che vedranno alternarsi aperitivi con esibizioni live, concertini e dj set

di Giovanni Filosa

Jesi, 21 marzo 2023 – Spop è un suono onomatopeico, che vorrebbe indicare una parola che imita un suono, tipo crash, bam, ciaff, miao, in questo caso il suono di un tappo che, liberato dal collo della bottiglia, provoca un coro di tanti auguri a te come se fosse un compleanno o l’ultimo dell’anno (cfr. Treccani e Accademia della Crusca, a piacere).

Facendone uscire idee/bollicine pronte a versarsi come un segnale di speranza. In questo caso è il titolo di un festival che vedrà la luce il 20 aprile prossimo e tramonterà il 23 aprile, coinvolgendo la Città Regia di Jesi in un insieme di suoni e musica che hanno le più disparate origini. Il titolo completo, infatti, è “Spop! Tutta l’altra musica”.

Ottima idea, i presenti, più o meno impegnati sentimentalmente, l’hanno tutti sposata. Questo evento colma, secondo noi, una lacuna, ovviamente non voluta ma che manca dai canali attraverso i quali abitualmente si presenta il panorama musicale della nostra zona. Se leggete attentamente il titolo, c’è il termine pop, che qui vuol dire soprattutto popolare.

«Ma – ha detto l’assessore alla cultura Luca Brecciaroli, promotore dell’iniziativa unitamente all’apporto della Fondazione Pergolesi Spontini – vogliamo approfondire l’intensità e la percezione sul pubblico dell’altra musica. Quella che non passa, naturalmente, per le grandi vie comunicative non perché sia di serie B ma perché non ha lo stesso approccio sul fruitore. Parleremo, o parleranno gli interpreti, di musica a tutto tondo, attraverso il Teatro Pergolesi, che ospiterà quattro concerti in due serate, e alcuni dei locali della città che vedranno alternarsi aperitivi con musica dal vivo, concertini e dj set, fino alla serata di chiusura. Il programma cerca di coniugare alcune delle proposte più valide del territorio con nomi del panorama nazionale ed è quanto mai vario in stili e generi musicali che il festival vuole rappresentare: si va dal cantautorato indie, al rap, passando per il rock e un po’ di elettronica».

Ne ha parlato anche il direttore artistico Jonathan Jencinella, definendo questo Festival un «evento strutturato con le piccole realtà cittadine che amano la musica. Seguo la musica in genere da oltre venti anni ed è la prima volta che vedo un insieme di forze unite per creare un Festival che, lo assicuro, promette e regalerà molto di più di quanto ci sia scritto nella cartella stampa».

Lucia Chiatti, che dirige la Fondazione Pergolesi Spontini, è «soddisfattissima di approcciare un mondo dello spettacolo che è solo all’apparenza diverso da quello espresso dalla musica lirica o sinfonica. Il Teatro, e non solo, deve abbracciare elementi che vedono nella musica un dialogo universale».

Talèa, jesina doc reduce dalla partecipazione a X Factor, venerdì 21 aprile presenterà sul palco del Pergolesi il suo nuovo materiale musicale, un nuovo disco.

«Per noi artisti, è bello vivere il teatro, o un teatro come il Pergolesi, seduti in platea ma sento già ora l’emozione di quello che potrà essere quando, con l’orgoglio di essere jesina, potrò presentare la mia musica e le novità del mio nuovo lavoro».

Sempre il 21 aprile, il pop dal respiro internazionale della giovane cantautrice milanese Marta Tenaglia. E poi Edda, uno dei nomi più originali e fuori dal coro della scena musicale italiana, che si esibirà domenica 23, con tutta la sua visceralità e umanità. Oltre, fra i nomi, a Paolo Fioretti, un cantautore, cantante e compositore. C’è da divertirsi… diversamente, era giunta ormai l’ora. E per l’anno prossimo? Si guardano Brecciaroli e Jencinella.

«Questo, dicono è il primo mattone di una serie di Festival».

Facendo gli scongiuri, un ulteriore arricchimento e una grande sinergia di e con Jesi.

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