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Cronaca

JESI UN PLESSO SCOLASTICO CON TANTO DI PISCINA IN VIA DEL VERZIERE

JESI, 31 gennaio 2018 – Un complesso scolastico di circa 920 metri quadrati al posto del fatiscente fabbricato che un tempo ospitava il CRT (Centro Trasmissioni e Ricezioni) dell’Aereonautica Militare situato in via del Verziere.

Dopo anni di abbandono, dovuto all’immobilismo delle tante amministrazioni comunali che si sono succedute, l’intera area di circa 6.000 metri quadrati sarà rivitalizzata dalla presenza di una struttura ad un piano dove troveranno posto 4 sezioni di scuola per l’infanzia in grado di ospitare 130 alunni ed un nido per 30 bambini.

Non solo, l’intero complesso scuola-parco potrà essere utilizzato sia dai piccoli ospiti delle sezioni scolastiche che come spazio polivalente per servizi aperti nel territorio durante tutto l’anno.

E se questo non bastasse ecco allora che nel progetto di massima  sono previste sia una piscina interna che un giardino d’inverno.

Logicamente il resto dell’area verde potrà essere sfruttato dagli appassionati di movimento all’aria aperta per lo sviluppo dell’educazione senso-motoria (giardino didattico, orto, ecc.) e messa a disposizione del quartiere. Ricavando una scuola ed un asilo nella nuova struttura il Comune farà a meno di occupare i locali dell’asilo di S. Maria del Piano, risparmiando così sull’affitto.

La bella notizia è stata data questo pomeriggio dall’assessore ai lavori pubblici, Ing. Roberto Renzi e dall’architetto Francesca Sorbatti responsabile dell’area tecnica del Comune.

C’è voluto un bando regionale per ricordarsi di quell’angolo di città abbandonato da decenni, da quando il Comune acquisì quell’area e le strutture murarie edificate su di essa (oltre alla casa, inizialmente c’erano anche dei capannoni che, complice la mancata manutenzione, sono crollati molti anni or sono). Inizialmente si parlava di ricavare da quegli immobili un luogo di incontro e ritrovo per gli abitanti del quartiere, poi un centro per giovani, poi …. Le promesse furono tante, ma mai mantenute. Oggi, finalmente, qualcosa si muove grazie alla partecipazione del Comune ad un bando finalizzato alla realizzazione di “edifici da destinare a Poli per l’infanzia a gestione pubblica”. Nel bando entrano sia il Miur (il ministero per l’Istruzione e l’Università) che l’Inail, che finanzia i lavori. Nella nostra regione sono stati 18 i progetti presentati da altrettante Amministrazioni Comunali; quello studiato e proposto dal Comune di Jesi è risultato il migliore e per questo otterrà un finanziamento di €. 1.163.800,00 su un importo totale dei lavori pari a €. 1.365.000,00. “A carico del Comune sono: la cessione gratuita dell’area, le spese per la demolizione, le indagini specialistiche, la progettazione e gli arredi e, successivamente alla realizzazione, le spese ordinarie di gestione”.

Dagli studi fatti dai responsabili comunali dovrebbero godere della nuova struttura 612 famiglie su un totale di 2.200 presenti su territorio.

Ritornando al polo per l’infanzia, questo potrebbe interessare non solo gli abitanti del quartiere (peraltro in crescita), ma anche famiglie e bambini residenti in una vasta zona che arriva anche a Monsano.

Detto questo dobbiamo riportare i lettori con i piedi per terra; la realizzazione di questo Polo non sarà certamente immediata; prima che la popolazione possa utilizzarlo passeranno quasi sicuramente degli anni. E questo grazie alla burocrazia. Ci spieghiamo. La Regione ha 60 giorni di tempo per analizzare il progetto preventivo ed inviare gli incartamenti al Miur; questo, poi, dovrà inoltrare il tutto all’Inail ed espletare tutti gli adempimenti previsti ed inoltrare la pratica all’Inail. Considerato che questo Ente (come d’altronde i precedenti) si troverà ad analizzare i tantissimi progetti provenienti da tutte le regioni si prevede che prima dell’avvio dei lavori passeranno anni.

L’ing. Renzi si dice convinto che la pratica sarà chiusa non prima del termine del suo mandato di assessore. Questa, purtroppo, è la burocrazia che domina l’apparato pubblico e che blocca la nostra crescita.

Sedulio Brazzini

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