JESI Una “passerella” per non isolare Borgo Minonna: «Non si può fare»

Con oltre 200 firme il Comitato di quartiere ha chiesto il “passaggio” in vista della demolizione e ricostruzione di ponte San Carlo

JESI, 10 marzo 2022 – Nessuna passerella temporanea in vista dei lavori di abbattimento e ricostruzione di ponte San Carlo.

Una soluzione chiesta dal Comitato Quartiere Minonna e dintorni che, con una petizione, ha raccolto 225 firme. Soluzione che però non è attuabile.

«Si tratta di un ponte vero e proprio con costi importanti visto che deve tenere conto anche delle piene del fiume – spiega il sindaco Massimo Bacci -. Da tempo i residenti chiedono questa soluzione ma è onerosa».

«Ci saremmo dovuti incontrare con i firmatari ma, per cause di forza maggiore, non è stato possibile. Convocati altri firmatari, non sono venuti, quindi faremo una lettera aperta alla città per spiegare la situazione», conclude il Sindaco.

I contributi ottenuti per i lavori all’infrastruttura: su un totale di 8milioni e 80mila euro, 6,8 sono a carico del Comune al quale è arrivato il sostegno della Regione con 4 milioni, 450 mila dalla Provincia di Ancona, mentre 1,2 milioni di euro sono a carico di Viva Servizi che dovrà lavorare sui numerosi sottoservizi.

Una volta demolito il ponte (la gara d’appalto è prossima) è previsto un anno e mezzo di lavori: è proprio questo periodo di tempo che fa temere i residenti di Borgo Minonna.

Nella petizione hanno chiesto una bretellina che colleghi il civico 4 di via Minonna con via dell’Esino. Nessuna bretella ma un potenziamento dei mezzi pubblici per ridurre l’isolamento del quartiere, fanno sapere dal Comune di Jesi.

Il San Carlo non è percorribile ai mezzi pesanti da quattro anni, per motivi di sicurezza. Quando verrà demolito per entrare in città dal Borgo, come pure da via Macerata, non resta che passare da Piandelmedico fino a Ponte Pio, o sulla Ss76 allo svincolo Jesi Est.

Eleonora Dottori                                

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